biologia molecolare: il dna al microscopio

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L'esame di biologia molecolare ci fa conoscere il DNA in tutte le sue caratteristiche: vediamo come passare l'esame.



Al centro dell'attenzione è il DNA e tutto ciò che lo riguarda da vicino e da lontano: la sua struttura chimico-fisica, le tecniche del suo uso, come, per esempio, quelle per l'individuare le sue dimensioni (elettroforesi, microscopia elettronica, sequenze); quelle per individuare la composizione delle sue basi (temperatura di fusione, gradienti di cloruro di cesio; quelle per individuare la struttura (gradienti di sedimentazione, elettroforesi, microscopia elettronica, raggi X, spettro NMR).

Lo scopo è quello di dare la sequenza del DNA e mostrare come i suoi due filamenti cooperino tra loro. A lezione il docente è chiarissimo nell'esporre gli argomenti e, in più, si serve di una lavagna luminosa per proiettare i lucidi che mostrano ciò di cui si sta parlando. Inoltre è davvero molto disponibile, al punto che consente, poiché l'esame è composto di parti scritte, di sostenerle anche se non si sono ancora dati gli esami propedeutici per Biologia molecolare, che sono: Chimica organica e Biochimica. Funziona così: Foiani prende nota di coloro che hanno passato gli scritti e verbalizza l'esame solo dopo che si sono superati i due propedeutici. Un sistema che gli studenti giudicano fantastico.

Libri di testo: per preparare entrambi gli scritti ci si deve avvalere, oltre che degli appunti del professore, delle fotocopie dei lucidi che vengono proiettati a lezione (disponibili in Cusl a 11 € circa , in due fascicoli distinti: uno per il primo compitino e uno per il secondo) oltre che di tre libri: B. Lewin, Il gene IV , editore Zanichelli, importantissimo, fondamentale, mancante, però, della Regolazione dell'espressione genetica e del Ciclo cellulare , argomenti che si possono trovare sul B. Lewin, Il gene V , editore Oxford, in inglese. Il professore consiglia di approfondire su un terzo libro: Alberts, Biologia molecolare della cellula , editore Zanichelli. A detta del docente il Gene IV è importante, il Gene V è per completare e l'Alberts per approfondire. Ma più di tutto sono fondamentali gli appunti che (sono parole del prof) bastano se fatti bene .

Tempo: un mesetto se si seguono le lezioni e se si studia regolarmente.

All'appello: di questo esame non esiste l'orale: la prova consiste in due parti scritte: una a metà dicembre e l'altra a metà febbraio (ovvero a metà corso e alla fine). Si tratta di due esami-test sugli argomenti trattati a lezione, composti da cinque o sei domande aperte , cioè tracce, temi su cui scrivere profusamente, senza a , b o c . Sono obbligatori per chi segue e le votazioni vanno da 18 a 30, facendo, poi, media tra loro. Del primo compitino non viene comunicato il voto poiché non serve per essere ammessi al secondo, che si sostiene comunque, a differenza di quanto avviene in tutti gli altri esami; alla fine è il docente a decidere se si è superata la prova o no, dopo aver esaminato entrambi i compitini; anche se il primo è andato maluccio, non tutto è perduto, potete recuperare con il secondo. Questo professore è un mito! Per quelli che non seguono, invece dei compitini c'è un maxi-compitone di fine corso, a febbraio, strutturato come gli altri, ma con molte più domande. La vigilanza agli scritti è assicurata dal professore e da qualche assistente.

Difficoltà: 7.

Gradimento: interessante la materia e adorabile il professore: 8.

Consigli: seguite! E' tutto complicatissimo. Inoltre, dal momento che Foiani usa termini tecnici

Attenzione: con la riforma universitaria il programma potrebbe essere cambiato: consultatelo in facoltà prima di sostenere l'esame.







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