Classifica ricercatori Erc: italiani prima ma in fuga

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UniversiNet.it – Hanno ricevuto più soldi di ogni altro paese, hanno avuto finanziamenti da 200.000 euro a due milioni di euro. Sono i nostri “geni”, ricercatori italiani che sono riusciti ad aggiudicarsi uno dei mitici “grant”, finanziamenti a progetto dello European Research Council. Però in maggiornaza li spenderanno all’estero a causa spesso delle assurde norme di casta e baronie italiane che non si tirano indietro neppure davanti ai milioni di euro per la ricerca, terrorizzate dalla libertà di ricerca e sopratutto dal non poter controllare la spesa di quei fondi come al solito avviene negli atenei italiani.
Erc, la cassaforte che finanzia idee e progetti scientifici provenienti da ogni parte del mondo che verranno realizzati in Europa: nello Starting Grant 2009 saranno distribuiti 325 milioni di euro. Per i ricercatori italiani medaglie e spine. Siamo i più numerosi ad allungare la mano per cercare soldi, quasi una corsa all’oro: su 2.503 domande, quelle degli italiani sono 434 (nel 2007 erano state persino1600). “Segno che abbiamo fame” dice Claudio Bordignon, direttore del San Raffaele di Milano che con il direttore della Scuola Normale di Pisa, Salvatore Settis è nel consiglio scientifico dell’Ecr. Siamo anche primi nella classifica di chi li ottiene: 32, meglio di noi nessuno, al pari la Germania, a seguire la Francia. Un primato pure per le ricercatrici: le italiane sono quelle con più progetti approvati, 10 (la media delle quote rose in generale si assesta al 23%).

Le spine: dei 32 progetti italiani vincitori, ben 18 verranno realizzati oltre frontiera, soprattutto nel Regno Unito (8) e in Francia (4). Così precipitiamo al settimo posto nei Paesi che ospitano le ricerche più innovative. Sul podio sale il Regno Unito (43), la Francia (31) e la Germania (28).

Redazione Universinet Magazine
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