clinton e la pubblicita’

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Bill Clinton: un ex Presidente al Congresso della Pubblicità di Roma.


Bill Clinton è intervenuto oggi all'apertura del Congresso Nazionale della Pubblicità in questi giorni all'Auditorium della Confindustria di Roma. Il suo è stato un intervento come semplice cittadino americano quale ritiene di essere e di conseguenza sostiene il Presidente Bush come responsabile della sicurezza nazionale americana.

Clinton ha innanzitutto ricordato le vittime dell'11 settembre. Mi sento solidale-ha detto Clinton-soprattutto con i pompieri che hanno perso la vita al World Trade Center e con quei musulmani che non approvano quel che ha fatto Bin Laden.


Per quanto riguarda il tema del Congresso, Clinton ha ribadito come nel mondo della pubblicità si è soliti organizzare l'umanità in categorie: questo è un prodotto per l'infanzia, quello è per adulti, quell'altro prodotto è per le donne o per gli uomini. La stessa cosa avviene in politica-ha detto. Si parla di prodotti per persone di destra o per persone di sinistra oppure di un prodotto di cui ha bisogno chi ha una funzione pubblica o per chi lavora in imprese private. Questo modo di organizzare l'umanità in scatolette-continua l'ex Presidente- ci permette di cavarcela nel mondo.Ne abbiamo bisogno per muoverci e funzionare e quindi lo facciamo!

Poi un giorno -continua-ci rendiamo conto all'improvviso che queste scatolette in cui inscatoliamo l'umanità colgono solo una piccola parte di umanità e non tutta la realtà e la maggior parte di noi passa il resto della vita a cercare di superare questi compartimenti stagni e a trovare quali sono gli elementi comuni dell'esistenza umana, ma è molto difficile.
Per la maggior parte della storia le persone sono rimaste intrappolate dalle loro scatolette di pensiero. In America-dice Clinton-c'era la schiavitu, solo poco tempo fa l'uccisione di Martin Luther King, in SudAfrica Nelson Mandela fu tenuto progioniero 27 anni, e questo è stato fatto da persone al di fuori di queste scatole, ma a volte i problemi più grandi sono all'interno della scatola. Ghandi non è stato ucciso da un musulmano estremista ma da un indù, perchè voleva la libertà di religione per tutti gruppi etnici. Sadat è stato ucciso in Egitto non da un israeliano ma da un'organizzazione che adesso fa parte di Al Qaeda, perchè Sadat non era considerato un buon musulmano perchè voleva la pace. Il mio amico Rabin non è stato ucciso da un terrorista dell'OLP ma da un compatriota israeliano che pensava che Rabin non fosse più un ebreo fedele, un bravo israeliano, perchè voleva superare questa barriera della guerra e fare la pace con i palestinesi compreso il fatto di dare una patria ai palestinesi. Non è facile superare le pareti dei compartimenti stagni. Ma se noi non siamo disposti a fare questo sforzo-conclude Clinton- allora il mondo a cui andiamo incontro sarà cupo e pericoloso. Ma se faremo questo sforzo sono convinto che il ventunesimo secolo sarà l'epoca più interessante e prospera e pacifica della storia umana.
Tutto dipende da ciò che noi decidiamo di fare.







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