l’esame di ottimizzazione a scienze statistiche

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Ottimizzazione è uno dei corsi più seguiti nella facoltà di Scienze Statistiche e noi vi presentiamo le caratteristiche di questo esame…



Intervistiamo il Prof. Bruno Simeone, Ordinario di Ottimizzazione, Presidente del Corso di Laurea in Statistica, Direttore della Scuola di specializzazione in “Ricerca operativa e Strategie Decisionali”.


Il Prof. Bruno Simeone è sposato con due figli, entrambi studenti universitari. Laureato in matematica nel ’68, è stato assistente volontario e successivamente ricercatore presso il CNR. Nel 1981, dopo aver vinto un concorso a cattedre, è stato assegnato alla facoltà di Statistica. Appassionato di viaggi ha visitato negli anni parecchie università straniere, scrivendo lavori scientifici in collaborazione con studiosi di una ventina di Paesi.
Tra gli hobbies il jazz, possiede una discreta collezione di dischi di questo genere musicale.
Il suo piatto preferito? Pollo alla Giotto. La squadra del cuore è la Roma.


Prof. Simeoni la materia che Lei insegna, “Ottimizzazione”, di quale corso di laurea fa parte e chi sono gli studenti che possono sostenere l’esame?

“Ottimizzazione” è una materia obbligatoria del terzo anno per il corso di laurea in Statistica, ma è seguito – anche in anni diversi – da studenti di tutti gli altri tre corsi di laurea della Facoltà di Scienze Statistiche e da alcuni studenti di Scienze. E’ un corso sempre molto frequentato, io infatti faccio dai 200 ai 300 e più esami all’anno. Quest’anno ci sono stati circa 100 studenti che frequentavano le mie lezioni.



Crede che sia importante la frequenza al fine di superare al meglio l’esame?

Io credo che uno studente, se riesce a frequentare il corso, possa trarne grande vantaggio; noi comunque cerchiamo di fornire dispense che coprono tutto quello che abbiamo insegnato. Naturalmente il corso subisce delle piccole variazioni di anno in anno e quindi forniamo di volta in volta anche degli appunti integrativi. Frequentare le lezioni è molto utile perché ci sono sempre piccoli “trucchi” da imparare e molti esempi che permettono una maturazione più piena e una visione più collegata degli argomenti del corso rispetto a una lettura pura e semplice delle dispense.



Sono previste esercitazioni durante l’anno?

Il corso è corredato da un ciclo di esercitazioni dove si insiste molto sugli aspetti pratici della materia. Infatti l’ottimizzazione è una disciplina che cerca di risolvere problemi della vita reale -anche quelli quotidiani più spiccioli- attraverso la loro rappresentazione come problemi matematici, seguita dalla soluzione numerica di questi ultimi. Questo tipo di problematica è importante per far fronte alle questioni di carattere decisionale, sempre più complesse, che oggigiorno bisogna affrontare sia a livello individuale che collettivo. Non mi stancherò mai di sottolineare quanto sia importante innanzitutto specchiare un problema reale dentro un problema matematico. La mia esperienza non solo in Italia ma anche all’estero mi porta a pensare che ci sono delle difficoltà in questo senso: nella tradizione accademica italiana non c’è, a mio parere, una sufficiente cultura, molto radicata invece nel mondo anglosassone, dello “sporcarsi le mani” per partire dalla realtà e arrivare a un problema matematico. Noi, attraverso i nostri corsi, cerchiamo di insegnare tutto questo; bisogna tenere presente che non esistono delle ricette valide per tutte le situazioni ma dei paradigmi da adattare.



Quali esami Lei crede siano fondamentali per passare l’esame?

Indubbiamente “Fondamenti di informatica” e “Inglese” sono importantissimi soprattutto per chi intende chiedere laurearsi nella mia materia.



Cosa si deve aspettare uno studente che decide di affrontare l’esame di ottimizzazione e quali sono gli ambiti di riferimento a cui “ottimizzazione” fa riferimento in relazione agli sbocchi professionali?

E’ un corso che ha un carattere ”verticale”, piuttosto che “orizzontale”: non copre quindi tutta l’area dell’ottimizzazione, che è molto vasta, ma tratta in modo approfondito una sua parte molto importante e utile, la programmazione lineare, cercando di coprire aspetti sia matematici, sia informatici, sia modellistici che economici, e dunque si propone di dare una visione complessiva di questo argomento. E’ una tecnica che serve non solo in ambito aziendale ma anche nel settore pubblico– per esempio quest’anno ho pubblicato negli Stati Uniti, con alcuni colleghi, un libro sull’ottimizzazione di sistemi elettorali – e viene utilizzata anche nelle scienze naturali e persino nelle belle arti. Viene inoltre applicata all’economia e alla finanza: l’ottimizzazione è infatti molto importante nella scelta di investimenti per cercare di determinare il migliore portafoglio azionario.

Concludendo si può senz’altro dire che tutte le volte che si deve prendere una decisione e si deve farlo nel modo migliore, ottimizzando le risorse, minimizzando i costi, massimizzando i profitti e minimizzando i tempi, allora si deve risolvere un problema di ottimizzazione. Si tratta quindi una tecnica estremamente flessibile e generale che serve per diversi ambiti. Suscita quindi molto interesse da parte degli studenti e questo forse spiega l’elevata frequenza che negli anni ha avuto il mio corso.



Maricetta Agati



Per la seconda parte dell'intervista al Prof Simeone clicca qui







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