estate: fenomenologia del coattismo

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Vediamo uno dei modi di vestire più gettonati tra i giovani che quest'estate popolano le nostre spiaggie . Coatto e Coatta. A prima vista non sono uguali!Basta notare una serie di particolari che distinguono quelli standard da quelli “pariolini”(per chi non abita a Roma tali sono definiti gli abitanti dei quartieri “alti”della capitale).Il coatto standard trascorre gran parte della prima parte della giornata a passare il gel nei capelli in modo da creare delle simpatiche ciocche appuntite. Indossa degli occhiali da sole a visiera, una maglietta nera o bianca aderente della serie “guarda che bel bicipite” e dei jeans aderenti. Le scarpe tipo tennis con la suola molto alta per stare all’altezza della sua coatta anche lei con le zeppone ai piedi. La coatta infatti sia che indossi i pantaloni a zampa sia il vestito sotto-veste non può tralasciare il sabot o la tennis con la zeppona possibilmente slacciate. Naturalmente ha vari tatuaggi etnici e i capelli a ciocche anche lei ma con pinzette strass e perline, al collo collarini vari. Quando indossa i panta è d’obbligo l’elastico delle mutande in vista.Il coatto “pariolino” ha l’aspetto fintamente più trasandato.In realtà il cappellino da beseball o da pescatore è intonato su tutto. Ha i bermuda stretti con i tasconi e i sandali alla tedesca i capelli più lunghi ma decolarati. La coatta “pariolina” supertruccata (smalto intonato al rossetto) con le tette e il naso rifatti da mamma, porta toppini e canotte con reggiseno in vista, i pantaloni “capri” come “Sabrina” ma con i sandali infradito con le zeppe (fondamentali”). I capelli tirati su con fermaglini e mollettine che fanno molto G. Paltrow e il tatuaggio etnico al braccio.

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