fisiologia vegetale: la chimica delle piante

Share

L'esame di Fisiologia vegetale ci permette di comprendere meglio cosa succede all'interno delle piante; vediamo i consigli adatti per passare l'esame.



La Fisiologia vegetale è un approfondimento della Biochimica applicata ai tessuti vegetali. La professoressa durante il corso, ha messo in evidenza le sintesi di alcuni composti, come, per esempio, amido e saccarosio, facendo riferimento a specifiche reazioni chimiche; ha trattato gli aspetti fotochimici della fotosintesi clorofilliana, in rapporto, particolarmente, a degli organuli specifici, i cloroplasti; ha descritto la fotorespirazione, le relazioni metaboliche cloroplasto-citoplasma, la traspirazione e regolazione dell’apertura degli stomi, la conversione dei lipidi in glucidi e il ciclo del gliossilato. Durante le lezioni, ha, inoltre, proiettato, servendosi della lavagna luminosa, dei lucidi che mostravano vari tipi di reazione chimica, per chiarire meglio gli argomenti illustrati.

Libri: a scelta, uno tra: Taiz Fisiologia vegetale ed. Piccin, Zeiger Fisiologia vegetale ed. Piccin (che sono i più usati dagli studenti), F.B. Salisbury-C.W. Ross Fisiologia vegetale, ed. Zanichelli.

All’appello: è la professoressa, da sola, che interroga tutti anche se, quando gli iscritti sono particolarmente numerosi, è coadiuvata da un assistente che può condurre tutto l’esame da solo. Per quanto riguarda la professoressa, è una tranquilla, mette a proprio agio e non incute affatto soggezione, tanto che l’esame sembra una chiacchierata tra amici. Non boccia quasi mai e, per questo, parecchi studenti chiedono il cambio di cattedra con lei. L’assistente, quando c’è, non è sempre lo stesso, per cui si va a fortuna.

Tempo: se segui, tre mesi circa, altrimenti, almeno quattro.

Difficoltà: 7.

Gradimento: 7.

Consigli: seguire il corso e studiare costantemente, lezione per lezione: così facendo, si raggiunge una buona preparazione nel giro di tre mesi: la professoressa sarà anche buona, ma la materia non è per niente facile e per ottenere un buon voto occorre comunque studiare. Se non potete seguire le lezioni, fate in modo di procurarvi gli appunti, che sono fondamentali.

Appelli in un anno: uno al mese.

Iscritti per appello: una cinquantina.

Percentuale promossi: 70%.

Costo: il Taiz e lo Zeiger costano entrambi 50 € circa, mentre il Salisbury-Ross, 65 €.

Propedeuticità: bisogna aver dato Fisica, Botanica, Chimica biologica e Chimica organica.

Attenzione: con la riforma universitaria il programma potrebbe essere cambiato; consultatelo in facoltà prima di sostenere l'esame.






[Torna alla homepage di SCIENZE]

Redazione Universinet Magazine
Redazione Universinet Magazine
Redazione Universinet

Read more

Local News