fondi umts: 200 ml. per i corsi di laurea

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Università, Unioncamere e parti sociali, Confindustria e sindacati, collaboreranno, a partire dal prossimo anno accademico, nell'organizzazione di corsi di laurea secondo lo schema, già sperimentato dal 1995, dei diplomi Campus. La Presidenza del Consiglio, infatti, ha assegnato alla Conferenza dei Rettori (Crui) 200 miliardi per realizzare il progetto CampusOne.

L'obiettivo è trasferire alle nuove lauree triennali – istituite in base alla riforma dell'autonomia – gli standard applicati ai diplomi universitari finanziati con il Fondo sociale europeo, nelle aree dei Centro-Nord.

Questi diplomi sono caratterizzati dalla pianificazione degli obiettivi formativi, dal monitoraggio costante dell'attività didattica e dalla valutazione dei risultati, interrompendo tutti gli attori coinvolti nei corsi: docenti, personale tecnico e studenti.
1200 miliardi sono parte delle entrate conseguite dallo Stato con la vendita ,delle licenze Umts.
Il progetto CampusOne sarà artìcolato in tre annì, rispetto ai cinque prospettati originariamente dalla Crui, che aveva richiesto circa 680 miliardi. Avrà – come stabilisce lo schema di decreto del presidente del Consiglio dei ministri – particolare riguardo e il progetto H progetto CampusOne può contare su 200 miliardi in tre anni, prevede l'applicazione ai corsi di laurea (triennali) di procedure per pianificare gli obiettivi e per controllare i risultati.

I corsi saranno gestiti con la collaborazione di Unioncamere e delle parti sociali, Confindustria, sindacati e associazioni delle piccole e medie imprese.
L'interazione tra mondo universitario e dei lavoro avverrà attraverso l'affidamento di incarichi di insegnamento a docenti provenienti dalle imprese.
Parte integrante dei corsi saranno i tirocini formativi svolti in azienda.
«Come per Campus – spiega il presidente della Conferenza dei rettori, Luciano Modica – il nuovo progetto adotterà per i corsi di laurea metodologie di valutazione della qualità in rapporto agli obiettivi formativi delineati all'inizio del corso, procedure costanti di controllo del l'insegnamento, coordinamento nella didattica.
Il raccordo con il mondo del lavoro sarà visibile non solo attraverso docenti provenienti dalle imprese, ma anche attraverso lo svolgimento di tirocini. La stessa progettazione dei corsi avverrà coinvolgendo le parti sociali.

La pianificazione e il coordinamento del progetto CampusOne spetta alla Conferenza dei rettori attraverso un Comitato nazionale, formato da rettori e da un rappresentante del ministero dell'Università, di Confindustria, di Unioncamere delle Associazioni delle piccole e medie imprese e delle confederazioni sindacali.

Al Comitato spetterà valutare e selezionare i progetti presentati dalle università. Ogni ateneo — afferma Modica – potrà ottenere finanziamenti per due-tre corsi di laurea: le spese che potranno essere coperte sono di due tipi: dirette (per esempio, per i professori a contratto) e indirette (per contribuire ai costi strutturalmente a carico delle università, come quello relativo ad aule e laboratori già allestiti).

Redazione Universinet Magazine
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