i fisici al laboratorio

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Oltre alla teoria il fisico ha anche la pratica…vediamo come passare l'esame di Laboratori di Fisica



La prof. Perini ha tenuto da marzo ad aprile di quest'anno accademico un ciclo di lezioni di teoria e da aprile a giugno uno di incontri per attività sperimentale di laboratorio. La parte teorica riguarda, di norma, l'elettromagnetismo, l'elettrostatica e le correnti continue. L'attività sperimentale prevede, invece, esperimenti di elettrolisi del solfato di rame in presenza di ammoniaca: si tratta, più precisamente, di un esperimento unico che di volta in volta viene condotto attraverso passaggi successivi.

Scopo fondamentale di questa esperienza è determinare la costante di Faraday con diversi metodi e valutare gli errori nei quali, eventualmente, si incorre (niente paura, non c'è nulla che possa comportare esplosioni!).

L'esame consiste, in pratica, in due prove scritte, poiché all'orale ci si limita alla discussione dei compiti: la prima, sull'Elettromagnetismo, si può sostenere a partire da aprile con un appello al mese; solo se viene superata, si passa alla seconda, che riguarda la Teoria degli errori e che è possibile affrontare solo trascorso un periodo di almeno un mese dalla prima; inoltre, entrambi gli scritti non possono essere tentati per più di tre volte dopodiché, se non si è passati, bisogna rifrequentare l'attività di laboratorio sperimentale a partire da aprile; quindi, attenzione, non l'intero corso, ma soltanto il laboratorio.

Le prove scritte durano due ore ciascuna e, per quanto riguarda quella sull'elettromagnetismo, si tratta di due problemi da risolvere e quattro esercizi, ma l'esame non è sempre uguale, può anche essere articolato in modo diverso, con domande vero/falso ed altri tipi di quesiti. Il secondo scritto, quello sulla teoria degli errori, comprende circa cinque esercizi. Finita l'attività di Laboratorio, inoltre, gli studenti devono dividersi in gruppi di tre persone e stendere una relazione di gruppo su tutta l'esperienza, descrivendo le operazioni che si sono svolte, i metodi usati e le eventuali osservazioni. Anche il voto è di gruppo e va da 1 a 4 punti; con questo, poi, faranno media le votazioni dei due compitini di cui detto sopra, comprese tra il 18 e il 30.

A proposito di questi ultimi, c'è una precisazione interessante: se il compito è particolarmente complesso e si è ottenuta una votazione bassa, per esempio, 12, è possibile rifarlo sulla parte che è risultata insufficiente. Questa possibilità è aperta anche a chi volesse migliorare un voto basso, per esempio, un 17; in questo caso la prima votazione viene totalmente cancellata a favore della seconda, se è più alta; se, al contrario, dovesse risultare più bassa, si tiene buona la prima: grande cosa! All'orale si arriva, dunque, con i 4 punti della relazione e i voti dei compitini; si discutono gli errori e si dà il voto finale. L'orale è dunque poco più che una formalità, infatti, anche i libri si studiano tutti per preparare la parte scritta.

Libri di testo: Haliday-Resnik, Fondamenti di Fisica, ed. Ambrosiana; T. E. Taylor, Introduzione all'analisi degli errori, ed. Zanichelli. poi, come detto, le dispense in forma di fotocopie.

All'appello: c'è la prof, da sola.

Tempo: un mesetto.

Difficoltà: 7 1/2.

Gradimento: 7.

Consigli: non seguire; c'è tutto sulle fotocopie a cui la prof si attiene molto. Se vuoi, segui solo inizialmente per farti un'idea del suo metodo.

Percentuale promossi: 75%.

Numero appelli: uno al mese.

Numero iscritti per appello: 70 circa.

Totale pagine: 1.500 circa.

Costo totale: € 93 circa.

Reperibilità libri: in libreria.

Attenzione: con la riforma universitaria il programma d'esame potrebbe essere cambiato; consultatelo in facoltà prima di sostenere l'esame






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Redazione Universinet Magazine
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