il mio primo esame: come un gioco un po’ perverso…

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Il primo esame..e' come un gioco un po' perverso di emozioni forti che ti
risvegliano all'azione, paure profonde di fallimento e sensazioni nuove di
cambiamento…
il primo esame..e' come un gioco un po' perverso di emozioni forti che ti
risvegliano all'azione, paure profonde di fallimento e sensazioni nuove di
cambiamento, che si fondono sulla pelle preannunciando un nuovo capitolo
della tua storia, la fine di una transizione dolorosa che dilegua l'insana
percezione di sentirsi arrivati. Sulle labbra ti stampa quel sapore
invogliante dello stimolo intrigante che cerchi per non cedere
all'immobilita'; lo gusti piano, assaporando quel suo scorrere lento nei
particolari, adagiandoti sui suoi ritmi progressivi che lasciano in bocca
quel retrogusto di incertezza in embrionale trasformazione che in attimi di
sconforto sembra inadeguatezza, ma che poi ha quel pizzico di misteriosa
intenzione che spinge a scoprire le carte, sia quel che sia..nel suo genere
e'percezione di indubbio mutamento. E' necessita'di crescita, e' scommessa con se stessi e sfida alle proprie potenzialita'e alla capacita'di gestirle al
meglio..e' unicita'e in quanto tale un salto nel buio che piega le gambe ma
che attira a se'come una sirena dall'inestimabile canto, uno scoppio
adrenalinico che mette in nuova luce il suono del tuo cognome …il primo
esame…uno scoglio in mare aperto che frena le onde piu' ardimentose ma che non puo'piegare quella marea laboriosa che lavora in segreto per poter
bagnare l'arenile..
lucia turriziani

Renato Reggiani
Renato Reggiani
Romano, 41 anni di attività di ricerca e giornalistica, giornalista scientifico ed esperto di comunicazione ecosostenibile. Ho il cuore diviso tra l’Italia e l’Oriente dove ho studiato e lavorato a Dubai, ora copro larea sud Pacifico, mi divido tra Tokyo e Seul, ho studiato a Rotterdam con il programma Erasmus per imprenditori. Hao collaborato con giornali, agenzie e tv. Ho depositato due brevetti per migliorare la sostenibilità green delle nostre città. Ho fondato l’Associazione Frontiere della Comunicazione per insegnare il cinese e l'inglese ai bambini delle scuole elementari italiane. Fulminato sulla via di San Francisco dalla Maker Faire, ho collaborato e curato l’area agricoltura digitale per 2 edizioni. Ho collaborato con la facoltà di Scienze della Comunicazione di Roma e il Politecnico di Milano facoltà di Architettura a Piacenza. Premiato a Copenaghen per la Corporate Social Responsibility, non ho ancora visto la sirenetta. Cambiare il mondo si può, un articolo alla volta.

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