informatica applicata ai beni culturali

Share

Vi presentiamo un esame che unisce insieme l'amore per l'arte e l'interesse per le nuove tecnologie e cerchiamo di darvi alcuni consigli per passarlo

La Prof Sbrilli insegna Informatica applicata ai beni culturali all'Università La Sapienza di Roma e ci siamo rivolti a lei per avere alcune informazioni su questo esame.

Professoressa Sbrilli, come è organizzato il suo insegnamento di Informatica applicata ai beni culturali?
I lavori individuali e di gruppo sono già pensati in maniera ipermediale Quindi si acquisisce una mentalità per realizzare un prodotto pronto per essere trasferitosulla rete grazie all’utilizzo di programmi per il trattamento delle immagini come photoshop etc.

L'obiettivo del corso è quello di mettere in grado gli allievi di progettare ipermedia di contenuto storico-artistico, come strumenti di diffusione della storia dell'arte e di ricerca nel campo del patrimonio culturale.
Saranno definiti e analizzati i principi della sintassi ipermediale, della multimedialità e delle riproduzioni digitali dense e interattive.
Sono previste esercitazioni pratiche e prove di sceneggiatura ipermediale.

Quanto dura il suo corso e quanti crediti vale con la riforma universitaria?
Si tratta di un corso semestrale e permette di conseguire un totale di 4 crediti.


Ci può dare alcune informazioni sui testi scelti per l'esame?
Certamente, il testo di base è:
A. Sbrilli, Storia dell'arte in codice binario, 2001

I testi di riferimento fra i quali concordare almeno due letture sono:

-Fotografia e immagini digitali, Mondadori Informatica
-S. Collin, Multimedia e Cd-Rom visti da vicino, Mc Graw Hill Italia
-Photoshop 5, Apogeo o Jackson Libri
-Digital Imaging Tutorial: un corso di base sul trattamento delle immagini digitali reperibile al seguente indirizzo: Digital Imaging Tutorial
-G. Landow, L'ipertesto, tr. it. Bruno Mondadori, 1998
-F. Antinucci in www.area.fi.cnr.it
-G. Anceschi, Il progetto delle interfacce, Domus Academy 1993
-P. Lévy, Il virtuale, tr. it Cortina, 1997
-N. Piro, Come si produce un CdRom, Castelvecchi, 1997
-G. Kanisza, Vedere e pensare, Il Mulino
-E. H. Gombrich, L'uso delle immagini (raccolta di saggi di varia epoca edita nel 1999), tr. it. Leonardo Arte
-R. L. Gregory, Occhio e cervello, tr. it. Il Saggiatore
-D. H. Hubel, Occhio, cervello e visione, 1988, tr. it. Zanichelli
-L. Maffei, A. Fiorentini, Arte e cervello, Zanichelli, 1995
-B. Laurel, Computers as Theatre, Addison Wesley Longman, 1993
-S. Johnson, Interface Culture, Harper Collins, 1997

I testi in inglese saranno messi a disposizione. Chi conosce la lingua può tradurne e commentarne alcune parti: tale lavoro sarà considerato un'esercitazione ai fini dell'acquisizione dei crediti e sarà messo in comune con gli altri studenti.

Per andare alla Web Cattedra di Antonella Sbrilli clicca qui
Per leggere l'intervista ad Antonella Sbrilli clicca qui





[Torna alla homepage di SCIENZE UMANISTICHE]

Redazione Universinet Magazine
Redazione Universinet Magazine
Redazione Universinet

Read more

Local News