Intervista a Lillo Petrollo: le origini con il “Latte & i suoi derivati”

Non lasciatevi ingannare dalle apparenze e permettete all’istinto di prevalere sulla razionalità: avrete così la possibilità di scoprire l’irresistibile simpatia di questa band ed il talento degli artisti che la compongono

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Universinet.it –Lillo Petrolo è  comico romano del momento. Grande successo su Amazon e nei teatri.  Ha iniziato la sua carriera come membro del gruppo comico “Il Latte e i suoi derivati“, che ha conquistato il pubblico con il loro stile unico e irriverente. Lillo si è distinto per la sua capacità di creare personaggi divertenti e situazioni comiche irresistibili. Dopo il periodo con il gruppo, ha proseguito la sua carriera da solista, continuando a far ridere il pubblico con la sua comicità unica. Recentemente, ha creato il personaggio di Posaman, il supereroe protagonista della serie tv “Sono Lillo“. Lillo Petrolo è un maestro indiscusso della comicità italiana, capace di regalare risate e momenti di gioia al suo pubblico.

Non lasciatevi ingannare dalle apparenze e permettete all’istinto di prevalere sulla razionalità: avrete così la possibilità di scoprire l’irresistibile simpatia di questa band ed il talento degli artisti che la compongono. Sette ineguagliabili personaggi, tragicamente umani e vagamente mitici, fanno del “LATTE” un complesso vincente: Claudio”GREG”Gregori-voce, chitarra acustica & elettrica, armonica abbocca-, Pasquale “LILLO”Petrolo -the voice, pasticceria e kazoo-, Paolo”ROCKY HORROR PICTURE SHOW” Di Orazio -batteria, naso e percussioni-, Fabio”THE FABULOUS” Taddeo – chitarra ritmica e solista, acustica & elettrica, mani di fata, Ingo-basso,Diego Calcagno-tastiere e Marco Torriziano-tastiere . Così appaiono, inquietanti e bizzarri, sul palco. Ma cosa si nasconde “dietro le quinte”? Ed è proprio lui, Lillo -Antonio Banderas- Petrolo, ad aiutarci nell’indagine.

Queste le sue dichiarazioni:
Anzitutto, come nasce il “LATTE”?
Non dalle mucche come si crede! Tutto è iniziato, un po’ per gioco, quando alla Scuola Romana dei Fumetti ho conosciuto Claudio che subito mi ha proposto di metter su un complesso. Al contrario di Claudio, che già suonava con i Jolly Rockers, io non avevo nessuna esperienza di tipo musicale. Nonostante ciò, incuriosito dalla novità, ho accettato. E l’idea si è dimostrata subito molto valida, grazie anche all’affiatamento che si è venuto a creare con gli altri elementi del gruppo.

E il successo non è tardato ad arrivare…
Sì, da quando abbiamo iniziato, circa 4 anni fa, siamo andati sempre in crescendo ed il successo è arrivato praticamente subito. La gente ha risposto bene sin dall’inizio e grazie soprattutto al passa-parola del pubblico siamo riusciti a farci conoscere sempre di più, organizzando poi anche dei tour in giro per l’Italia.

Il vostro gruppo può infatti vantare un pubblico davvero molto vasto: amatissimo dai giovani, è seguito con grande entusiasmo anche da adulti, bambini, anziani fino a coinvolgere intere famiglie. Per non parlare poi del fedelissimo pubblico femminile: donne di tutte le età che, vittime del vostro fascino, si strappano i capelli ed i vestiti di dosso durante i concerti… È forse questo il segreto del vostro successo?
In realtà questo stupisce anche noi: pur essendoci sempre considerati alquanto bruttini, riusciamo ugualmente a rimorchiare parecchio… Ritengo comunque che i risultati che abbiamo ottenuto siano dovuti alla comicità ed alla novità che caratterizzano le nostre esibizioni. Il nostro infatti, più che un concerto, è uno spettacolo vero e proprio, tipo cabaret, ravvivato, di volta in volta, da brani nuovi, improvvisazioni e arrangiamenti sempre diversi, e tutto questo fa sì che ogni concerto non sia mai uguale ad un altro.

Originalità, simpatia,comicità, talento e buona musica sono dunque gli ingredienti che rendono unica la ricetta del LATTE. Ma spesso vi viene attribuita un’etichetta impropria…
Quando ci definiscono “Rock demenziale“ si tratta appunto di un’etichetta che in questo periodo va molto di moda ma che nel nostro caso risulterebbe alquanto riduttiva. Il rock demenziale è un genere ben preciso, la nostra invece è comicità allo stato puro che poi può sfociare nel demenziale in canzoni quali “Neurodisney”, “Come nuoti bene”etc.
Per quanto riguarda la musica vera e propria invece il vostro complesso tocca un po’tutti i generi, dal Raggae al Blues, al Rock, allo Swing, al Rap etc.
La musica è per noi più che altro un pretesto per far ridere, per impostare un brano, una gag che provochi ilarità nel pubblico. Spesso poi ci ispiriamo a brani musicali e autori famosi, come le canzoni di Sanremo e ancor più le battute del grande Totò, o caratterizziamo altri testi rivisitandoli in chiave satirico-umoristica.

La stessa critica non ha esitato a riconoscere la vostra genialità, anche se c’è chi vi considera scialbi epigoni di un altro gruppo.
La critica nei nostri confronti è sempre stata positiva, eccezione fatta per qualche giornalista ignorante che ancora insiste nel vederci sulla scia di Elio e le storie tese, bravissimi anche loro ma di uno stile molto diverso dal nostro. Rispondo anzi a questi giornalisti che come genere siamo molto più vicini a Riccardo Fogli che non a Elio e le storie tese.

Elementi più che mai caratteristici del LATTE sono poi i disegni che accompagnano le canzoni.
Sì, il supporto grafico è un nostro segno distintivo, deriva dalle esperienze fumettistiche che io e Claudio abbiamo fatto alla Scuola Romana dei Fumetti ed è un altro canale di espressione, un modo alternativo di comunicare comicità.

Per quanto riguarda invece l’università?
Personalmente, ricordo che un tempo mi ero sì iscritto a Giurisprudenza, ma mi ero arreso già all’iscrizione. Sono tornato all’università molti anni dopo ottenendo risultati migliori… ma è stato in occasione di alcuni concerti con il gruppo a La Sapienza! E devo dire che ci ha fatto davvero piacere vedere come i ragazzi ci consideravano “uno di loro“, del resto anche noi siamo molto goliardici.

Qualche consiglio ai ragazzi che vogliono percorrere la via della musica?
Invito tutti coloro che hanno questa passione a coltivarla, perché sa dare molte soddisfazioni e soprattutto la possibilità di esprimere la propria personalità. Devo però avvertirli che è una strada difficile che richiede grande impegno e sacrifici, spesso comportando anche dei compromessi . E in questo campo non ci si deve accontentare, bisogna puntare sempre al meglio. Consiglio comunque ai ragazzi di iniziare magari per gioco mantenendo sempre vivo l’entusiasmo ma di lavorare con serietà e grande forza di volontà. Attenti però alle delusioni:quelle non mancano mai.

Ecco una chicca per appassionati, il sito originale de “il Latte e i suoi derivati è ancora online : Sito ufficiale dei Latte e i suoi derivati

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