lampedusa, l’odissea di 400 passeggeri

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Sarà una nave sostitutiva, attesa nell'isola in mattinata, a sbloccare il caos creato dal guasto dell'unica imbarcazione che collega l'isola al resto d'Italia. Placando le ire di 400 persone rimaste bloccate per 48 ore.
LAMPEDUSA – Una nave sostitutiva porrrà fine all'odissea dei 400 passeggeri bloccati da sabato a Lampedusa per il guasto dell'unica imbarcazione che collega l'isola con il resto d'Italia. La nave Paolo Veronese si era bloccata due giorni fa a Porto Empedocle, fermando altri 400 turisti in partenza verso Lampedusa.

L'imbarcazione sostitutiva, predisposta dalla Siremar, è attesa nell'isola in mattinata. Mentre alcuni passeggeri dopo le vivaci proteste di ieri hanno già rinunciato nella notte all'attesa imbarcandosi su aerei e aliscafi. 

''Sapevano che la nave era vecchia – dice il sindaco di Lampedusa Totò Martello – adesso chi risarcirà i passeggeri?''. Telefono Blu informa intanto di avere pronti i ricorsi contro l''incredibile disorganizzazione che ha bloccato i turisti a Lampedusa, costretti a subire un aumento dei costi degli alloggi, e numerose centinaia a Catania, per la chiusura dell'aeroporto di Fontanarossa, cosparso di cenere lavica.

''E' chiaro che gli eventi accidentali sono imprevedibili – sostiene Telefono Blu in una nota -, ma non vi è dubbio che è opportuno come sempre offrire una soluzione a chi ha speso soldi e pretende il suo diritto almeno quando è in vacanza''.

Ai turisti che vorranno chiedere il risarcimento dei danni subiti Telefono Blu offre un numero verde (1780.08.08.08) e un indirizzo Internet: www.telefonoblu.it. ''Per Catania – sostiene la nota – è possibile presentare ricorso e richiesta di risarcimento a chi ha venduto il pacchetto turistico o il volo, se vi sono state spese aggiuntive o perdite di coincidenze. Per Lampedusa tutti i costi aggiuntivi sopportati dai turisti (incredibile l'incremento dei costi degli alloggi) devono essere rimborsati''.

Redazione Universinet Magazine
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