Rivoluzione a Bologna: pagati i ricercatori per le lezioni

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UniversiNEt.it – Miracolo a Bologna, direbbe Zavattini, dal prossimo anno accademico, l’Università riconoscera e, qui sta la rivoluzione, pagherà l’attività didattica svolta dai ricercatori.

E’ stato infatti approvato dal Cda il prvvedimento che stanzia circa 1200.000 euro per pagare 1200 Euro Lordi (650 netti) ai ricercatori per 60 ore di lezione. Il Rettore dell’Alma Mater Ivano Dionigi, ha inoltre sottolineato la rivoluzione rappresentata dallo stabilire un limite allo “sfruttamento didattico ndr” dei ricercatori che non potranno essere usati oltre le 60 ore di lezione e solo dopo che la facoltà abbia fatto fare almeno 120 ore di lezione ad ogni docente. Che dire? Un gran passo in avanti riconosciuto anche dai rappresentanti dei ricercatori che si sono però astenuti in sede di votazione per l’esiguità del compenso che sarà percepito dai ricercatori, ma hanno riconosciuto il passo in avanti compiuto dall’Ateneo che anche in un momento di tagli e lacrime e sangue è riuscito a venire incontro alle loro necessità.

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