Sangue alla Sapienza: 6 arrestati

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Tg Università – Torna la violenza alla Sapienza. Ormai il più grande Ateneo d’Europa è ridotto a terra di nessuno dove gruppi di opposte fazioni sono in grado di porre veti e di fatto controllare la vita accademica dell’Ateneo. Pesantissimo il clima che si vive tra gli studenti, già afflitti dal gran caldo e ora tormentati anche dai disagi causati dalle ulteriori e necessarie misure di sicurezza attuate per impedire il ripetersi degli scontri violenti tra estrema destra e collettivi di sinistra.

Saranno processate questa mattina per direttissima le sei persone arrestate ieri in Via De Lollis tra la Città Universitaria ed il Cimitero del Verano.
Il reato contestato è quello di rissa aggravata, anche se due degli appartenenti al gruppo di destra, risultano tra gli aggrediti.
Quattro degli imputati appartengono infatti all’organizzazione di estrema destra Forza Nuova – tra cui Martin Avaro, 27 anni, responsabile della sezione di piazza Vescovio e coordinatore provinciale di Forza Nuova – mentre gli altri due appartengono ai collettivi studenteschi di sinistra.
La violenza è esplosa mentre gli studenti affiggevano dei manifesti proprio contro Forza Nuova sembra coprendone alcuni, che aveva in programma un convegno all’Università sulle foibe, convegno prima autorizzato e poi cancellato dal Pro Rettore Luigi Frati.

I feriti
Ricoverati al Policnico Umberto I° cinque militanti dei due gruppi con ferite provocate da bastoni e sedie. Quattro di loro appartengono ai collettivi di sinistra e uno al gruppo di destra. Le volandi della polizia, intervenuta sul posto insieme ai carabinieri e al 118, hanno bloccato almeno due persone e denunciate altre 6. In questura si segnala che i feriti sono stati soccorsi e portati in ospedale in ambulanza. Molti i testimoni oculari del fatto sentiti dalla polizia in Questura.

La risposta di Frati e la reazione degli studenti
Circa l’accaduto è intervenuto il prorettore Luigi Frati: «…sono fatti di un’enorme inciviltà. Uno la può pensare come vuole politicamente, ma non si può aggredire qualcuno solo perché attacca dei manifesti». Il prorettore poi ha fatto riferimento al divieto dell’iniziativa targata Forza Nuova arrivato dopo l’occupazione della presidenza di facoltà da parte dei collettivi della sinistra: «Non si può che deplorare chi si avvale della violenza invece che del dialogo e, a questo punto, ritengo di aver fatto bene a revocare la manifestazione di domani, che evidentemente si prestava a scopi diversi da quelli culturali che venivano indicati inizialmente. La dimostrazione l’abbiamo avuta oggi».
Per Andrea Saraceni, neocoordinatore Regionale di Forza Italia Giovani, ” Gli incidenti di ieri ci hanno riportato indietro nel tempo. Disordini violenti sono inaccettabili da una parte e dall’altra. Occorrerà verificare a fondo le responsabilità di quanto accaduto. Si pone un problema di agibilità democratica della Sapienza dove è un vero e proprio ritorno alla preistoria il pensare di impedire con violenze ed armi la libera espressione del pensiero. L’università deve tornare ad essere un luogo di incontro e non di scontro tra tutte le culture”.
Critici contro l’improvvisa esplosione di violenza anche gli esponenti dei giovani universitari di sinistra e del sindacato degli studenti.

Redazione Universinet Magazine
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