statistica:sylos labini si confessa

Share

Una appassionata intervista con un Professore mitico per molte generazioni di studenti, un professore che non andrà mai in pensione ma sarà sempre sulla breccia.

Docente universitario, brillante economista, scrittore… Chi è veramente Sylos Labini e qual è il suo contributo all’università italiana?

Il mio contributo lo lascio giudicare agli altri. Credo, comunque, che sia un contributo di serietà: ho sempre fatto lezione, non ne ho mai fatta tenere una agli assistenti e quando sono dovuto andare all’estero, una volta per un anno, un’altra per tre mesi, ho nominato un mio supplente, ho cercato poi di preparare le mie lezioni in maniera non burocratica (in questo modo non mi annoiavo neanch’ io!) e mi sono mostrato disponibile con gli studenti essendo sempre presente ai colloqui di ricevimento.
Persino adesso che sono in pensione continuo a riceverli e con mio grande piacere. Chi sono in realtà? Uno che ha tenuto duro di fronte a situazioni infelici, penose, difficili. Più volte minacciato di morte, sono stato persino dotato di una piccola scorta al tempo delle Brigate Rosse che volevano “farmi la pelle”.
Del resto c’è sempre qualcuno che vuole “farmi la pelle”. Nelle due contestazioni sono stato molto critico con gli studenti perchè avvertivo già i rischi di quella degenerazione che poi ha avuto luogo, affrontando così il rischio di apparire come reazionario, io che in genere ho la fama di essere un po’ sovversivo, un “rompiscatole di professione”… Ed anche oggi, in questo paese che io considero potenzialmente civile, continuo a raccomandare ai ragazzi di coltivare una propria serietà e dignità in modo da potersi guardare allo specchio sempre con simpatia, l’uomo quando si fa la barba e la donna quando si mette il rossetto.
articolo di Serena Galluzzi






[Torna alla homepage di GIURISPRUDENZA E SCIENZE POLITICHE]

Redazione Universinet Magazine
Redazione Universinet Magazine
Redazione Universinet

Read more

Local News