visita al museo di anatomia patologica

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Vi presentiamo un museo dell'Università La Sapienza particolarmente interessante per gli appassionati di medicina e non solo.


La raccolta dei pezzi anatomici che compongono il museo di Anatomia Patologica iniziò alla fine dell’ 800, ad opera del prof. Marchiafava. La prima collocazione del museo fu nei locali dell’ Ospedale S.Spirito ove si trovava all’ epoca il Settorato Universitario.

Successivamente la raccolta museale fu portata nell’attuale sede del Policlinico Universitario Umberto I ove andò quasi completamente distrutta durante il bombardamento di S .Lorenzo del Marzo 1944.
In anni più recenti sotto la direzione del prof. Bonucci, il Museo di Anatomia Patologica è stato riconosciuto come museo d’ Ateneo e, sotto la direzione del prof. Gallo, si è provveduto alla numerazione delle vetrine e al loro riordino, dividendo i pezzi anatomici per organo nei diversi armadi, ed è stato allestito un catalogo completo dei pezzi conservati.

Finalità del museo
A finalità documentative, una buona parte dei pezzi del Museo sono stati fotografati e riprodotti in diapositive, che sono state messe a disposizione degli studiosi che ne hanno fatto richiesta.
La raccolta del Museo di Anatomia Patologica offre un vastissimo patrimonio di apprendimento e di studio agli studenti in Medicina e Chirurgia, agli specializzandi in Anatomia Patologica e agli studiosi della materia in genere. In effetti nella concezione moderna un museo non può avere finalità esclusivamente espositive, ma deve essere al centro di attività didattiche e, sopratutto, di ricerca scientifica.

La patologia umana è in continuo divenire: le modificazioni delle condizioni di vita, la comparsa di sempre nuovi presidi terapeutici, i profondi mutamenti dell’ ambiente fanno si che malattie una volta estremamente diffuse tendano a scomparire e che altre, un tempo cosi rare da essere sconosciute, divengano veri flagelli sociali.
La raccolta museale è cosi testimone preziosa di malattie che vanno scomparendo e consente, spesso, di analizzare con metodiche moderne patologie un tempo sconosciute. Tuttavia i progressi della chirurgia e l’ avvento dei trapianti d’ organo hanno fatto si che l’attuale raccolta museale contenga anche organi prelevati nel soggetto vivente e che meglio si prestano all’ uso dei moderni metodi di studio.
Al momento attuale la raccolta museale è ricca di oltre 2200 pezzi. La sezione più ricca è quella dedicata alla patologia cardiovascolare che contiene, oltre a 250 esempi di patologia acquisita, una delle più ricche collezioni mondiali di cardiopatie congenite, con oltre 660 cuori malformati.

Scheda Informativa Il museo è al Policlinico Umberto I°- Dip. di Medicina Sperimentale e Patologia
V. le Regina Elena 324 00161 Roma.
Telefono: (06) 4461484-490526
Fax (06) 4461484

– Il responsabile del museo è il prof Pietro Gallo
– Orario di apertura:lunedì 15,00-17,00 o su appuntamento .


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Redazione Universinet Magazine
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