un progetto iuav in scena al teatro malibran di venezia

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L'angelo e l'aura la nuova opera-mondo di Carlo de Pirro al teatro Malibran di Venezia Una produzione dell'Università Iuav e
Fondazione Teatro La Fenice di Venezia in scena dal 17 marzo.

Il 17 marzo 2005 (ore 20.30 – e in anteprima per le scuole il giorno 16 alle 10) al Teatro Malibran di Venezia debutta in prima esecuzione assoluta l'opera L'ANGELO E L'AURA di Carlo De Pirro su libretto di Andrea Vivarelli, co-prodotta dal Dipartimento delle Arti e del Disegno Industriale dell'Università Iuav di Venezia e dalla Fondazione Teatro La Fenice di Venezia e realizzata in collaborazione con la Regione Veneto (nell'ambito del programma INTERREG III Italia-Slovenia organizzato dalla Comunità Europea) e il Conservatorio Venezze di Rovigo.

L'opera sarà anche replicata al Teatro Sociale di Rovigo il 30 marzo, nell'ambito della stagione Apparizioni Musicali della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

Protagonisti principali della messa in scena saranno: Paola Matarrese (soprano), Abramo Rosalen (basso), Sara Magon (direttore), Marco Rogliano (violino), Carlo Teodoro (violoncello), Daniele Ruggieri (flauto), Mario Frezzato (oboe), Lorenzo Meneghetti (corno).
La messa in scena, curata da Gloria Deandrea, è nata dal laboratorio di regia di Francesco Esposito. Coreografie di Wanda Moretti. Scene e costumi di Giorgio Ricchelli e sculture sonore di Tobia Scarpa. Ingegnere del suono Davide Tiso.

Le motivazioni che hanno dato vita a L’Angelo e l’Aura hanno radici lontane. Nel 2001 Carlo De Pirro ha scritto, su commissione del Teatro La Fenice e del Teatro Sociale di Rovigo, l’opera Caos dolce caos. L’unione di nuova drammaturgia, l’utilizzo delle tecnologie informatiche e il progetto didattico che sottendeva all’opera (nata in collaborazione con il Conservatorio Venezze di Rovigo), oltre al lusinghiero successo presso pubblici di tutte le età dell’opera, hanno rafforzato la convinzione che il dialogo fra le arti può produrre nuove forme d’arte.
L’Angelo e l’Aura si è caratterizzata, già dalla sua fase ideativa, come un dialogo che ha messo in contatto idee di differenti discipline. Invece del consueto progetto, che vede il compositore lavorare solo a fianco del librettista, qui si è voluta coinvolgere l’intera struttura della Facoltà di Design e Arti. Carlo De Pirro ha illustrato un progetto drammaturgico e sonoro, ma l’idea ha preso forma nel dialogo prima con i docenti della Facoltà interessati al progetto, poi con gli studenti coinvolti dagli stessi docenti. Si è valutato perfino, con la collaborazione di un team di psicologi, l’impatto psicologico che certe scene forti avrebbero potuto provocare negli spettatori in sala. Perché una delle novità di quest’opera – oltre ad una concezione sonora che utilizza innovative tecnologie, strumenti tradizionali, suoni naturali e strumenti inusuali come una vera campana da chiesa ed un martello pneumatico – è quella di non basarsi su di una storia tradizionale ma su di un intreccio di storie.
In questo senso ogni tassello dell’opera è stato sottoposto a discussione. Con gli studenti del Conservatorio di Rovigo per quel che riguarda le nuove tecnologie applicate alla musica; con gli studenti della Facoltà sia per le soluzioni scenografiche (un rivoluzionario progetto in cui ogni elemento di scena è semovente), sia per le soluzioni visive, che permettono di avere una suppletiva scenografia virtuale da accoppiare ad ogni suono.
Il progetto didattico si è quindi esteso da ottobre 2003 a giugno 2004, e si sta protraendo anche per le prove e la messa in scena dello spettacolo, che coinvolgono gli studenti anche in funzione di assistenti alla regia, alle riprese e alla parte fonica. In gran parte studenti i 15 attori della compagnia, selezionati con audizioni svoltesi presso l'Università Iuav.

Prenotazioni e informazioni: Teatro La Fenice (041.786532, Simonetta Bonato)

Ufficio stampa: Marina Grasso (cell. 335.8223010)

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