diritto processuale civile: senza paura

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Caratteri generali: è una materia obbligatoria del terzo anno. Il programma comprende le nozioni e i principi fondamentali del processo civile italiano, il processo ordinario di cognizione, i mezzi di impugnazione, il processo del lavoro, nonché alcuni procedimenti speciali legati al processo del lavoro.

CORSO:
Diritto processuale civile (prof. Bruno Cavallone) Attenzione: dall’appello di aprile ‘99 è stato compreso anche il procedimento di ingiunzione. Libri: 1) Crisanto Mandrioli, Corso di diritto processuale civile, vol. I, X ed., editore Giappichelli, Torino, 1996; 2) Crisanto Mandrioli, Corso di diritto processuale civile, vol. II, editore Giappichelli, Torino, 1996; 3) Giuseppe Tarzia, Manuale del processo del lavoro, terza ed., editore Giuffrè, Milano, 1987 (presto sarà aggiornato, perchè contiene ancora la vecchia disciplina); 4) C. Balbi, Ingiunzione (procedimento di), in Enciclopedia giuridica Treccani vol.17; oppure in alternativa C. Mandrioli, Corso di diritto processuale civile, vol. III, del quale sono da fare solo alcuni capitoli; 5) Codice di procedura civile aggiornato.

All’appello: l’interrogazione è lunga e difficile. Sono molto pignoli. Vengono fatte più domande soprattutto sui due testi di Mandrioli. Le domande più ricorrenti sulle disposizioni generali del primo libro del Codice di procedura civile sono il regolamento di giurisdizione, il regolamento di competenza, la procura alle liti, il litisconsorzio, le notificazioni e la nullità degli atti. Mentre quelle sul processo di cognizione vertono per lo più sui termini, sui provvedimenti del giudice, prove e querela di falso, sull’intervento di terzi e sulla esecutorietà e notificazione delle sentenze.
Viene quasi sempre posta una domanda sui mezzi di impugnazione, mentre è molto trascurato il processo del lavoro (a volte non viene neppure chiesto). È importante conoscere bene il contenuto dell’articolo sul quale viene posta la domanda, spesso pretendono si dica anche il numero.

Tempo: due mesi, forse anche di più. È una materia molto complessa e lunga. Occorre inoltre tanta memoria per lo studio degli articoli.

Difficoltà: è sicuramente uno degli esami più difficili di Giurisprudenza. Quindi il voto per la difficoltà è 9.

Gradimento: alla prima lettura risulta difficile e forse anche un po’ noioso. Tuttavia, alla fine della preparazione, risulta essere gradito da molti studenti. La parte più difficile è forse il processo di cognizione, quella più interessante il processo del lavoro.

Suggerimenti: studiare molto bene i due testi di Mandrioli consultando sempre il codice di procedura civile. Non trascurare il testo sul procedimento di ingiunzione. Conta meno invece il processo del lavoro.
Non è obbligatorio seguire le lezioni, come sempre però è meglio farlo. È preferibile, piuttosto, seguire il corso di ordinamento forense e deontologia, molto interessante per chi si dedicherà alla professione e vantaggioso anche ai fini dell’esame.

Numero iscritti per appello: circa 250/300 studenti.

Percentuale promossi: 50% circa.

Numeri appelli in un anno: gennaio, aprile, maggio, giugno, luglio, settembre, ottobre. Controllare sempre le date in bacheca, sul terminale

Totale pagine: il Mandrioli vol. I: 436; il Mandrioli vol. II: 474; il Tarzia sul processo del lavoro: 288.

Costo totale: il Mandrioli vol. I: 46.000 lire; il Mandrioli vol. II: 49.000 lire; il codice di procedura civile: circa 25.000 lire.

Reperibilità libri: nelle librerie universitarie, all’Isu e nella biblioteca di Giurisprudenza. Si possono anche acquistare usati, tuttavia è consigliabile munirsi di un codice di procedura civile il più aggiornato possibile per supplire ai libri spesso arretrati.

ATTENZIONE: con la riforma dell'università il programma d'esame è mutato, consultatelo quindi in facoltà.








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Redazione Universinet Magazine
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