l’esame di inglese: viaggi per mare

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Un corso monografico molto particolare dal titolo: Il viaggio per mare nella storia e nella letteratura elisabettiana.

Dopo un'introduzione generale sui viaggi per mare nel 500, la docente prof. Franca Rossi Generani ha analizzato minutamente, sia dal punto di vista semantico che contenutistico, alcune delle opere più significative, scritte in questo ambito da autori come John Donne, Shakespeare, Bacone e una serie di scritti e documenti appartenenti alla diaristica di viaggio inglese del 500. Argomento, di per sè, molto interessante e avvincente, ma reso ancora più affascinante dalla bravissima, chiarissima e molto coinvolgente professoressa, la quale, d'altra parte, in sede d'esame esige la stessa chiarezza e precisione. Un assistente della prof. Rossi ha tenuto, inoltre, un seminario durato tre mesi, a partire da gennaio, sui viaggi per mare nella letteratura antica e greca, ma questo era poco importante, mentre è sempre fondamentale seguire le lezioni della docente.

Libri di testo: sono tutti in inglese. Per la parte monografica: William Shakespeare, Pericles , ed. Arden o Garzanti; W. Shakespeare, The Tempest , ed. Arden o Garzanti; sonetti di John Donne, The Strome e The Calme , dai Songs and Sonnets, qualsiasi edizione; estratti dalle Principal Navigations di Hakluyt (in fotocopia); Francis Bacon, The New Atlantis , in New Atlantis and the Great Instauration , Crofts Classics; per la parte istituzionale: Autori vari, Oxford Anthology , ed. Oxford, lire 65mila; W. Shakespeare, Il mercante di Venezia , ed. Arden, lire 15mila; Ben Jonson Il volpone , ed. Newmermaids, lire 17mila; G. Chaucer, I racconti di Canterbury , ed. Penguin, lire 13mila; Pelican Guide , vol. I, lire 28mila; Più una dispensa edita dalla Cuem, lire 10mila.

All'appello: la parte istituzionale è divisa da quella monografica e dev'essere sostenuta prima, ma tutto si svolge nel corso del medesimo appello, anche se questo può essere prolungato per più giorni, a seconda del numero degli iscritti. Solo se si è superata la parte istituzionale, è possibile accedere alla parte sul corso monografico, ma, in caso contrario, è obbligatorio ritentare la prima all'appello successivo (non sono previsti salti di appelli in caso di bocciatura, poiché non ce ne sono ogni mese, ma ogni due).

Nella parte istituzionale si viene esaminati non dalla Rossi, ma da altri docenti di Inglese della Facoltà, i quali sono piuttosto severi: si incomincia con domande generali e si prosegue con traduzione, riassunto e commento di alcuni brani a loro scelta. Sono generosi soltanto nel concedere che una parte dell'esame avvenga in italiano, di solito i commenti e le discussioni sulle opere, ma non sempre: può essere a caso. È senz'altro questa la parte più dura dell'esame, ma non si può dire che il resto sia una formalità: passati dalla professoressa per il corso monografico, preparatevi ad essere tartassati da una serie di domande molto pignole e insidiose, su qualunque parte del programma, senza distinzione: solo tenendo duro in questa fase dell'esame, si può dire di essere quasi al traguardo, è qui che si vede la stoffa dei campioni!

Tempo:per chi frequenta, due mesi, studiando sodo, sono sufficienti; in caso contrario, almeno due o tre.

Difficoltà: 8-9;

Gradimento: 9: è molto interessante.

Suggerimenti: frequentare, studiare e sperare in Dio.

Numero appelli in un anno: uno a luglio, a dicembre e a febbraio; due a giugno e a ottobre.

Numero iscritti per appello: alla parte istituzionale, circa 60; a quella monografica, l'impavida ventina.

Percentuale promossi: 55%.

Costo totale: poco meno di 150.000 lire.

Reperibilità libri: nelle librerie universitarie. Al servizio prestito dell'Isu in corso di Porta Romana 19 si trova soltanto l'Oxford Anthology

Attenzione: con la riforma dell'università, il programma d'esame è mutato, consultatelo in facoltà prima dell'esame.






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Redazione Universinet Magazine
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