Bando hot all’università: “alla Pecorina”

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Universinet.it – Il bando dell’Universita’ di Firenze diventa hot e tradotto in Inglese richiama a una posizione del Kamasutra (‘Dalla pecora al pecorino’ e’ diventato ‘From sheep to Doggy Style), errore ripreso pari pari nel sito del MIUR ed anche in quello della comunità Europea che senza scomporsi magari pensava ad una serissima ricerca accademica sulle posizioni sessuali preferite dai giovani italiani sul modello del rapporto Kinsey americano del 1973.

Invece dopo il “tunnel della Gelmini”, l’invito a partecipare al Bando alla “Pecorina”, diventa subito l’hashtag del giorno su Twitter e viene rilanciato con frizzi e lazzi in tutta Europa. 

il Miur tenta di “metterci una pezza” e pubblica nella home page del suo sito un focus dedicato dal titolo ironico: ‘Le sviste di un ‘infallibile’ Ministero’. E scrive: “Cari amici della rete, ultimamente vi abbiamo intrattenuto con alcuni errori involontariamente comici, tra i quali: Il portale “Scuola in chiaro” che includeva fra i comuni italiani alcune localita’, tra cui Caporetto, che non lo sono piu’ da decenni;. E poi da ultimo – per ora… – una traduzione maccheronica dall’italiano all’inglese, dagli effetti esilaranti, di un bando di ricerca relativo al formaggio pecorino”. Spiega il mini-dossier confezionato ad hoc: “Non potete nemmeno immaginarvi quanto sia grande ed estesa la struttura amministrativa del ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca. Sono grandi numeri: oltre 10mila scuole, quasi un milione d’insegnanti, circa 8 milioni di studenti, migliaia di dirigenti, centinaia di migliaia di personale non docente e amministrativo, uffici distribuiti su tutto il territorio nazionale. Senza contare gli atenei, i professori universitari, gli enti di ricerca, i ricercatori e, anche in questo caso, tutto il personale delle amministrazioni. Non sbagliare mai e’ quasi impossibile”. Per questo, conclude il Miur, “vi ringraziamo dell’attenzione e dell’affetto con il quale quotidianamente leggete e scrutinate le migliaia di pagine e documenti pubblicati da questa amministrazione. Grazie alle vostre segnalazioni siamo venuti a conoscenza anche noi di errori, alcuni dei quali decisamente surreali. Si tratta di un lavoro prezioso che ci aiuta a correggerci e a migliorare. Vi invitiamo a continuare a farlo e, se vorrete, l’ufficio stampa e il sito sono a disposizione per le vostre segnalazioni”. .

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