8 marzo: storie di donne e di successi

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L’8 marzo è davvero una festa? Leggi l'articolo e scopri le donne che hanno fatto la storia: dalla donna faraone a Elisabetta I, da Lucrezia Cornaro prima professoressa universitaria a Maria Montessori e i traguardi più importanti..

Perchè l'8 marzo
1908, New York. Da alcuni giorni le operaie dell’industria tessile “Cotton” scioperano: vogliono denunciare le disagiate condizioni in cui sono costrette a lavorare.
L’8 marzo, Mr.Johnson, il proprietario dello stabilimento, fa sbarrare le porte per evitare altre proteste, ma scoppia un incendio: le vittime sono 129. Tutte donne.
Rosa Luxemburg la ricorda come una giornata di lotta internazionale, a favore delle donne.
Da allora, il movimento femminista lo prende come simbolo del disagio sociale che la donna subisce da secoli, ma anche come momento di riflessione e come stimolo verso il miglioramento della sua condizione.
I Link
Tuttavia, nel corso degli anni, questa ricorrenza è andata sempre più perdendo il suo valore iniziale: ci ritroviamo, così, a chiamarla “festa”; vediamo svuotati i poveri alberi di mimosa che fioriscono in questo periodo (questo fiore ne è divenuto il simbolo) e le nostre caselle e-mail sature di fiori virtuali (per inviarne ci sono siti come www.azstarnet.com, www.iflowers.com, o www.fiorionline.com)! Senza pensare alle nostre auto, ormai sommerse dai volantini con scritte del tipo: “Speciale Dream Men”, “Sensazionale Strip Tease Maschile”… ecc.
Donne Mitiche
Per non dimenticare gli sforzi fatti dalle nostre “antenate”, è bene ripercorrere alcune delle tappe più importanti dell’emancipazione femminile.
La più antica fra le grandi della storia è sicuramente Hatshepsut, l’unica donna ad essere anche faraone a tutti gli effetti! Infatti, era lei la figlia della “grande sposa reale” (requisito indispensabile per avere il sangue divino) e non suo marito, il quale morì lasciando un solo erede, troppo piccolo oltre che nato dall’unione con una concubina. 22 anni di regno, caratterizzati da pace e floridi commerci.
Altra astuta regina è Elizabeth I, sovrana d’Inghilterra e d’Irlandanella seconda metà del ‘500: i suoi grandi meriti furono l’aver mantenuto indipendente il suo regno e di averlo trasformato in una delle maggiori potenze europee. Politica a parte, non possiamo dimenticare Lucrezia Cornaro, prima professoressa universitaria, incaricata dalla Repubblica di Venezia nel 1678; nel 1870, abbiamo le prime due donne inglesi a conseguire la laurea in medicina (in Italia, la prima a seguire le loro orme sarà, nel 1907, Maria Montessori, tra l’altro già impegnata a curare bambini con problemi psichici).
Dopo i successi sulla terra, abbiamo anche un’emancipazione… “spaziale”: nel 1963, la russa Valentina Tereskova è la prima donna astronauta ad essere lanciata nello spazio.
E poi, come non ricordare Indira Gandhi? Primo ministro dell’India nel 1966. Mai nessun’altra, prima di lei, aveva ricoperto questo ruolo.
Last, but not least, Leonilde Jotti e Simone Weil: rispettivamente Presidente della Camera dei Deputati italiana e Presidente del Parlamento Europeo, nel 1979.
I traguardi delle donne
Sono stati fatti molti passi in avanti, come il raggiungimento del suffragio universale (il primo stato europeo a concederlo fu la Svezia nel 1866… con 80 anni di anticipo rispetto all’Italia!) e come la conquista della parità tra i sessi in ambito lavorativo, anche se la donna deve ancora faticare molto per farsi accettare in diverse professioni a “tradizione” maschile. E non dimentichiamoci che ciò avviene quasi esclusivamente nel mondo “occidentale”: fuori dall’Europa e dagli Usa, milioni di donne sono in condizioni disperate.
Stefania Belmonte

Redazione Universinet Magazine
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