Il testamento politico e storico di Andrea Augello

A tre mesi dalla scomparsa prematura si celebra l'impegno di un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio dei suoi ideali, del Paese e alla ricerca della verità

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di Renato Reggiani

Universinet.it – 28 aprile 2023, con la scomparsa di Andrea Augello, l’Italia ha perso  un politico di spessore, un uomo che ha attraversato le diverse fasi della politica italiana, mostrando sempre un impegno profondo e un’intelligenza acuta. Lo incontrai non durante la sua attività politica ma quando raccoglieva generi di necessità per aiutare le popolazioni dei Balcani e molti ragazzi della Sapienza si davano da fare nel raccogliere ogni cosa potesse essere utile per poi inviarli ed accompagnarli e distribuirli nei paesi dei Balcani colpiti dalla guerra.

Fu anche un uomo di cultura e un autore di saggi storici e letterari, come “Uccidi gli italiani, Gela, la battaglia dimenticata” libro che mi arrivò per vie traverse da un collega giornalista a cui erano note le mie passioni sulla storia siciliana.

La sua curiosità intellettuale lo spinse a indagare le vicende meno note della nostra storia e a portare alla luce episodi dimenticati. Una antica avversaria politica ne riconobbe l’onesta storica ed intellettuale scrivendone la postfazione, Anna Finocchiaro.
Andrea Augello ha scritto un libro appassionato intitolato “Uccidi gli italiani, Gela 1943, la battaglia dimenticata”. La sua ricostruzione è accurata e dà identità, attraverso numerose testimonianze, a molti siciliani sconosciuti che hanno partecipato agli eventi. Il libro persegue un obiettivo lodevole e lo fa in modo convincente: dimostrare che la Sicilia del 1943 non fu l’isola della fuga e del disonore. Augello critica la retorica del “soldato italiano cialtrone” senza concessioni alla nostalgia e senza costruire un’ara in favore dei difensori. La contribuzione dei testimoni dell’epoca, pochi ma tutti consapevoli di aver fatto il loro dovere, è stata fondamentale per la ricostruzione storica. La postfazione di Anna Finocchiaro sottolinea l’importanza del libro nella restituzione di una verità storica a lungo misconosciuta.

Augello non si limitò a dedicarsi alla politica, ma si impegnò anche nel sociale: divenne sindacalista con la UGL e fu tra i fondatori dell’ONG Movimento Comunità, che portò aiuto alle comunità colpite dalla guerra nei Balcani. Questo dimostra la profondità del suo pensiero e l’ampiezza dei suoi interessi.

Nel 2018, la sua esclusione dalle candidature del centrodestra non lo scoraggiò, trovò una nuova casa politica in Fratelli d’Italia, e fu eletto nel plurinominale Lazio 02 alle elezioni politiche anticipate del 2022. Una dimostrazione di resilienza e di volontà di servire il Paese, nonostante gli ostacoli.

Oggi, a tre mesi dalla scomparsa prematura con il ricordo di Andrea Augello, si celebra l’impegno di un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio dei suoi ideali e del Paese e alla ricerca della verità. La sua scomparsa lascia un vuoto nella politica italiana, e ci invita a riflettere sul senso del nostro impegno civile e sulla responsabilità che abbiamo nei confronti delle future generazioni.

Redazione Universinet Magazine
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