anatomia degli animali domestici: cosa studiare

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Aspiranti veterinari, questo esame vi riguarda da vicino: vediamo insieme come superarlo con tranquillità.



È suddiviso in due corsi separati: istologia, citologia ed embriologia tenuto dalla prof. Porcelli; e anatomia comparata I, insegnata dal prof. Lauria. Il corso di istologia è a sua volta suddiviso in 3 parti. All'inizio del corso si comincia con citologia, che studia la struttura e l'ultrastruttura della cellula. La parte centrale del corso consiste nell'istologia vera e propria che tratta, invece, tutti i tipi di tessuti degli organismi viventi. La parte finale del corso, l'embriologia, studia lo sviluppo degli organismi dallo stadio cellulare a quello fetale, fino a poco prima della nascita.

Per istologia, è obbligatoria la frequenza ai laboratori, dove al microscopio ottico si imparano a riconoscere i tessuti. I laboratori sono molto importanti perché per sostenere la prova orale di istologia è fondamentale superare la prova del vetrino, ossia saper descrivere un tessuto e riconoscerlo davanti ai professori.

Per quanto riguarda anatomia comparata I, il corso tratta l'osteoartromiologia dei principali animali domestici, in particolare cavallo e bovino. L'osteoartromiologia riguarda lo studio di ossa, articolazioni e muscoli, oltre a una parte di introduzione generale, che spiega i termini tecnici usati nell'anatomia. Anche in questo caso è obbligatoria la frequenza sia alle lezioni che ai laboratori. Durante le esercitazioni si ha l'opportunità di misurarsi in sala anatomica su carcasse di suini, muli e pecore, per conoscere i vari apparati dal vivo . Sono molto utili anche le visite in osteoteca, la sala che contiene tutte le ossa dei principali mammiferi.

Libri: tutti facilmente reperibili: 1) Bruni/Zimmerl, Anatomia degli animali domestici , ed.Vallardi; 2) Barone, Atlante di osteoartromiologia , ed. Agricole; 3) Monesi, Istologia e citologia ; 4)Noden, Embriologia degli animali domestici domestici , ed. Ermes.

Tempo: almeno tre mesi, un mese e mezzo circa sia per istologia, che per anatomia.

All'appello: l'esame si compone di due orali che vengono sostenuti lo stesso giorno. Prima si è interrogati in una delle materie, e se la si supera, si passa all'altra. Se si superano entrambe le parti il voto è il risultato della media delle due valutazioni. Comunque, prima di sostenere l'orale di istologia bisogna superare il vetrino (vedi sopra). Spesso per cominciare l'orale la prof. Lauria dà in mano allo studente un osso che bisogna saper riconoscere e descrivere. Poi si passa a muscoli e articolazioni.

Molti pensano, erroneamente, che se si supera la prova di anatomia, quella di istologia sia quasi un pro-forma . Niente di più sbagliato. Tanto per cominciare perché non si sa con quale materia si inizia, ma soprattutto perché per passare l'esame bisogna davvero superare entrambi gli orali.

Suggerimenti: oltre a seguire attentamente tutti i laboratori, è consigliabile studiare bene sui libri e sugli appunti. Questo è un esame su cui non si può svicolare . È possibilissimo superarlo, ma bisogna studiare seriamente ed essere in grado di fare molti collegamenti. A questo proposito, per avere un'idea più chiara delle connessioni tra ossa, legamenti e muscoli è molto utile acquistare l'atlante di osteoartromiologia di Barone, edito da Agricole.

Numero di iscritti per appello: 60-70 circa.

Percentuale promossi: 30 – 40%.

Numero di appelli all'anno: da quest'anno c'è l'appello di gennaio, a cui si aggiungono quelli di aprile e giugno.

Gradimento: 8.

Difficoltà: 8 e mezzo.

Costo totale: 500mila lire circa.( € 258,52)

Attenzione con la riforma universitaria il programma d'esame potrebbe essere cambiato; consultatelo in facoltà prima di sostenere l'esame.


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Redazione Universinet Magazine
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