La Apple di Tim Cook e i 10 anni senza innovazione che possono farle fare la fine di Nokia.

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Di Renato Reggiani

Sono 10 anni ormai, che Tim Cook governa la Apple da vero dittatore. Si dice sia stato scelto in persona da Steve Jobs, si dice invece che abbia preso il potere dopo un golpe all’interno dell’azienda. Resta il fatto che sono stati 10 anni di potere ininterrotto con nessuna innovazione degna del suo fondatore.

Da “fanboy” della Apple sin dai tempi del glorioso Macintosh, guardo il primo iPhone accanto all’ultimo iPhone 12: incredibilmente l’interfaccia il sistema operativo sono sostanzialmente gli stessi; abbiamo aggiunto il riconoscimento facciale, abbiamo aggiunto qualche utile accessorio come il non mai decollato AirDrop, ma dov’è l’innovazione? Dove sei APPLE? Dov’è quel sacro furore chi ti aveva trasformato nell’azienda più innovativa di tutti i tempi? Forse TimCook sarà pure un ottimo manager e infatti gli utili della società non sono mai stati così alti, ma dov’è finita la “fame” di innovazione “disruptive” come diceva Steve Jobs? Dov’è finita quella voglia di rischiare che aveva quasi ucciso una Apple troppo avanti sui suoi tempi, che l’aveva portata dopo i 13 anni di esilio di Steve Jobs ed il suo ritorno a casa, ad essere la prima azienda del listino della borsa americana?

La Apple è ancora una ottima azienda, ma il suo design è sempre più un lucidare l’argenteria. Macinerà ancora utili per qualche anno, ma poi? Dove sono i nuovi prodotti che rivoluzionano i mercati? Anche l’Apple Watch alla fine è poco più di un insieme di sensori e un ricevitore Bluetooth. Perfino nel design dell’ultimo iPhone è evidente che si è preferito guardare indietro per non rischiare. Apple addio? Apple non è Microsoft e se non cambierà rotta finirà come la gloriosa Nokia.

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