Maker Faire Roma 2020, passa online la celebrazione dell’innovazione e creatività

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ROMA – La prima Faire si è tenuta a San Mateo, in California, nel 2006, e ha attirato circa 20.000 persone.  Quest’anno, più di 100.000 persone hanno partecipato alla due giorni di spettacolo annuale nella Bay Area. Dopo alcune Faire di successo, intorno alla rivista MAKE per gli USA, è nato il “movimento dei Makers”. La visione dei fondatori era quella di creare luoghi dove i consumatori e i creatori di arte, tecnologia e cultura potessero riunirsi in una comunità coesa. La manifestazione – promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dalla sua Azienda speciale Innova Camerasi terrà dal 10 al 13 dicembre online, (www.makerfairerome.eu) .

La Maker Faire di Roma, la più grande del mondo, con oltre 200.000 partecipanti, è stata sin dalla sua prima edizione al palazzo dei congressi dell’Eur, caratterizzata da una elevatissima qualità dei progetti partecipanti e dalla costante ricerca degli organizzatori di far parlare il mondo dei Makers con l’Università, le associazioni di imprese e il grande pubblico.

Il modo in cui la fiera è organizzata, sopratutto da quando può usare gli immensi spazi della Nuova Fiera di Roma, è a isole tematiche, scelte dagli organizzatori raggruppano tematiche come robotica, droni, sostenibilità, kids, edutech e mille altri progetti in “padiglioni” raggruppati per affinità alla tematica generale.

Renato Reggiani, tu hai partecipato a 9 Maker faire, California, New York, Giappone, Germania e 4 volte a Maker Faire Rome – The European Edition, vincendo per 6 volte il Blue Ribbon, secondo te quale è la differenza tra le Maker Faire di San Francisco ( la prima nata dalla rivista Make) e la Maker Faire di Roma, European Edition?

“Quando si entra alla Maker Faire di San Mateo ( vicino San Francisco e accanto al mitico campus Apple) , proprio accanto a robot coperti di LED, puoi ammirare una gigantesca bicicletta a forma di cupcake, giostre da fiera alimentate a razzo o uno spettacolo di danza pirata e donne sirena. Un minaccioso cannone spara nuvole di fumo e falò e barbecue annuciano l’area dedicata alle meraviglie steampunk. Il tutto condito da convention, mostra di artigianato e CosPlayer incredibilmente bravi, da Star Wars agli amanti del Lego. Cisono molti tra i grandi nomi della Tecnologia USA, la NASA, Google, Microsoft e le grandi istituzioni museali come lo Smithsonian, ambasciate e anche Italian Trade Agency ICE.


L’ unico requisito per i partecipanti è che siano loro stessi a realizzare i progetti o gli oggetti e a volerli rendere accessibili agli altri. Si punta tantissimo sull’aspetto
spettacolare e coinvolgente della tecnologia. Da ricordare anche le gigantesche padelle di “Paella” e birra offerte durante le mitiche feste “makers” di benvenuto.
La Faire è come prendere Burning Man, Disneyland e Silicon Valley e fonderle insieme”.

E come spieghi l’enorme successo della Maker Faire European Edition a Roma, la più grande e visitata del mondo?

“Professionalità, collegamento con Scuole e università e grandi aziende, sono il motore della Maker Faire Romana. E’ una edizione con spazi enormi e migliaia di progetti, spesso neppure si riesce a vedere tutto in una sola giornata.
Non tutti sanno che l’oggetto del desiderio di ogni maker, la scheda “Arduino” nelle sue cento declinazioni, è italiano e Massimo Banzi che ne è stato il geniale inventore è anche anima e motore delle Maker Faire.


Pensata e organizzata dalla Camera di Commercio di Roma, ha un team di professionisti che la cura tutto l’anno, la sua forza è anche quella di portare i genitori con i figli ad interrogarsi davanti agli stand dell’Università, dei LegoRobot o ad ammirare l’enorme voliera dei droni.
Sin dall’inizio ha cercato di creare un collegamento tra giovani, aziende e startup.
I progetti sono innanzitutto pratici e interattivi. Lo spirito maker, si sente nell’aria, ha detto un caro amico durante la scorsa edizione.
“Alla Maker faire ho trovato carissimi amici e persone aperte alla collaborazione su progetti”.
Orchestre fatte di robot recuperati da rottami, possibilità di gioco e intrattenimento per tutta la famiglia, sono anche una chiave del successo di Roma.
A volte noi genitori siamo stupiti dalla capacità che hanno i ragazzi di smontare le cose e capirne al volo il funzionamento e riconfigurarle.
“Tutti possono essere Makers”, era scritto ovunque a New York, i makers sono quelli che lavorano nel loro garage per costruire qualcosa di divertente, e magari far nascere una azienda.


Inventare cose nuove, avere una mentalità da Maker, processi, iniziative è la chiave per lo sviluppo. E la maker faire celebra questa creatività.
E le maker Faire Giapponesi, in particolare quella di Tokyo, in cosa si differenzia dalle altre?
Beh, per prima cosa è più piccola, ma non meno partecipata, forse più giocosa, con molti stand dedicati a prove da superare, più “fiera”, ma con una grandissima attenzione al software ed all’intelligenza artificiale. Gli stand sono presidiati da famiglie intere di Makers e le Cos Player e l’area dedicata a progetti ispirati da Manga ed Anime, qui fanno parte del paesaggio.”

Come consigli di organizzarsi per la visita ad una maker faire?
“Zainetto, borraccia e tanta curiosità e voglia di camminare ed esplorare. Io non consiglio di decidere prima quali aree visitare, poi cmq ognuno farà come vuole. Io suggerisco di esplorare i padiglioni lasciandoVi stupire da tutto ciò che attirerà la votra curiosità e sopratutto, perchè non partecipare ad una delle call e presentare un vostro progetto? Makers non si nasce ma si diventa con entusiasmo, passione e tanta curiosità e impegno.”

La manifestazione – promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dalla sua Azienda speciale Innova Camera – si terrà dal 10 al 13 dicembre e oltre a essere ormai la più grande al mondo dopo quella statunitense come numeri e pubblico, affronta tutte le componenti chiave dell’innovazione: dalla manifattura digitale all’Internet of Things, dalla robotica all’intelligenza artificiale, dall’economia circolare all’agritech, favorendo lo sviluppo della cultura dell’innovazione nel tessuto imprenditoriale e l’avvicinamento dei giovani agli scenari lavorativi di domani.
La “Maker Faire Rome – The European Edition” si svolgerà in modalità virtuale su una piattaforma digitale con collegamenti a eventi fisici che si svolgeranno sul territorio nel rispetto delle disposizioni in tema di prevenzione dal contagio da Covid-19 in vigore al momento della realizzazione.
Maker Faire Rome (www.makerfairerome.eu) vanta numeri in costante crescita. Nell’edizione dello scorso anno gli utenti unici del sito web sono stati 316.257 (+42,6% rispetto al 2018) e sono aumentate tutte le interazioni social (Instagram, Twitter e Facebook). Il 95% degli espositori partner intervistati ha giudicato molto positivamente la propria esperienza a Maker Faire Rome. Oltre il 69% degli espositori intervistati ha dichiarato, infine, di aver avuto nei tre giorni della manifestazione un numero di contatti utili per il proprio business superiore ai 50 (di cui il 21% superiore ai 500).

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