Testo Piano Casa

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UniversiNet.it – Ecco il testo del piano casa, varato dal Consiglio dei Ministri di oggi. Al testo definitivo si è arrivati dopo una lunga trattativa con le Regioni, titolari della competenza legislativa concorrente in materia. Ecco in breve cosa si potrà fare e cosa no nel nuovo “Piano Casa” del governo Berlusconi.Gran fermento in tutte le facoltà di Architettura Italiane per le prospettivee sbocchi professionali che si apriranno per i giovani architetti.

 

Ville ed Unifamiliari + 20%, fino al 35% se demolizione
  • Parere favorelvole  agli aumenti volumetrici del 20% per le abitazioni uni e bifamiliari e comunque fino a 1.000 metri cubi, e del 35% in caso di demolizioni e ricostruzioni nel rispetto delle biotecnologie e la sostenibilità ambientale.
    Entro 10 giorni il decreto per semplificare le concessioni edilizie
  • Il Governo approverà entro dieci giorni un decreto ‘leggero’ per la semplificazione normativa di esclusiva competenza dello Stato.
    Entro 3 mesi le Regioni dovranno emanare un proprio Piano casa 
  • Le Regioni hanno 90 giorni per emanare, ciascuna, le norme per consentire l’attuazione del piano casa. Dal piano-casa sono esclusi i centri storici e tutte le aree protette. Sparite anche le risorse per l’edilizia pubblica e gli affitti sociali: incambio si è stabilita l’apertura di un tavolo tra governo e Regioni per uno studio di fattibilità su misure e risorse da adottare per l’edilizia pubblica e gli affitti.

Approfondimenti:

  • Cosa è la Concessione Edilizia

La concessione edilizia è il provvedimento amministrativo con cui l’autorità comunale nell’esercizio del controllo e dei poteri demandati dalla legge su tutte le attività che comportino la trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio, consente lo svolgimento di tali attività , entro i limiti fissati dalla legge medesima ed in conformità agli strumenti di pianificazione urbanistica.
Originariamente di competenza del Sindaco, in seguito alla legge 127/97 (cd. Bassanini bis) il potere di rilasciare autorizzazioni e concessioni è ora attribuito ai funzionari comunali con qualifica dirigenziale.
Tuttavia, ciò che rileva in ordine alla cd. concessione edilizia è la disamina circa la sua natura giuridica e di conseguenza la configurazione del relativo jus aedificandi spettante al privato.
In particolare , prima della legge 10/77 , cd. legge Bucalossi , in vigenza , dunque , della legge urbanistica del 17 agosto 1942 n. 1150 , la giurisprudenza ( civile , penale, amministrativa ) concordava per la natura autorizzatoria della concessione e , conseguentemente , lo jus aedificandi veniva considerato come un diritto in attesa di espansione , inerente al diritto di proprietà ; sicchè il costruttore poteva ottenere una licenza edilizia che il sindaco a sua volta non poteva legittimamente negare quando la costruzione prevista non contrastasse con la disciplina urbanistica ed edilizia della zona. La concessione era un mero strumento necessario ed idoneo a rendere attuabile lo jus aedificandi , facoltà insita nel diritto di proprietà.  (… dai Raffaele Miranda- Continua a leggere clicca qui)

Redazione Universinet Magazine
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