the matrix : path of neo

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The Matrix : Path of Neo Shiny non è l’ultima arrivata, nossignore. Qualcuno forse ricorda un certo capolavoro dal nome Earthworm Jim? Nel caso di una risposta affermativa, sappiate che i ragazzi che l’hanno creato sono gli stessi di questo The Matrix: Path of Neo.
Siamo rimasti un po’ colpiti, comunque, quando Path of Neo (da ora, PoN) è stato recapitato in redazione. Allegato al gioco, infatti, era presente un messaggio da parte di Shiny che ci spiegava un po’ di cose. E’ la prima volta che capita, per quanto se ne ricordino anche i veterani di Gameitalia. Ad ogni modo, questa recensione svolgerà il doppio compito di illustrare il gioco e di rispondere ai ragazzi di Shiny, così gentili da contattarci direttamente. E sia, dunque, spediamo questa missiva.
Cara Shiny ti scrivo, così mi distraggo un po’
“Cara Shiny, come andiamo? Ammettiamo che il messaggio incluso in The Matrix: Path of Neo ci ha sorpreso. Siete i primi a farlo, e lo abbiamo talmente apprezzato che abbiamo deciso di rispondervi. Tranquilli, comunque, il gioco è arrivato in perfette condizioni. E appena lo abbiamo inserito nella console, abbiamo notato un paio di cose: innanzitutto le uniche opzioni presenti sono “new game”, “load game” e “options”. Ci siamo rimasti un po’ male, sapete? D’altronde, avendo a disposizione una tale mole di materiale (la trilogia di Matrix, Animatrix, ecc.) non ci sembra che le idee potessero mancare, a riguardo, no? Senza contare che, come avete detto voi stessi, i Wachowski Bros. hanno lavorato attivamente alla stesura della trama di questo titolo. O meglio, più che altro sembra che abbiano fatto solo una gran confusione, ma lo vedremo dopo, nel dettaglio.

Ora pensiamo alle cose importanti, ovvero se il gioco è effettivamente ben fatto o no. Siam qui per questo, alla fine, giusto? Orbene, come vi dicevamo, dal menù principale abbiamo selezionato “new game” e ci siamo ritrovati nel caos più totale. Comandavamo Neo senza sapere cosa fare, saltando di qua e la come ossessi, sparando il più delle volte a caso e spesso senza nemmeno volerlo. Poi, finalmente, ci hanno ucciso, e abbiamo capito. Tutto questo era solo la selezione del livello di difficoltà. Wow, ragazzi, certo che sapete come scioccare i giocatori! Chi se lo sarebbe mai aspettato? Ad ogni modo, dopo un po’ siamo dovuti soccombere alle orde di nemici che ci avete mandato contro, e siamo così entrati nel vivo del gioco. Davanti a noi Morpheus, i palmi delle mani affiancate, ci chiedeva quale delle due pillole volevamo scegliere: pillola blu, l’indomani ci saremmo svegliati senza ricordare nulla, pillola rossa, avremmo scoperto quanto è profonda la tana del bianconiglio. Ci è piaciuto molto che abbiate inserito anche la possibilità di scegliere la pillola blu, sapete? E’ stata una buona cosa, anche se praticamente è una delle cose più inutili mai viste.”
Later that day…
“Abbiamo giocato per un po’, e ovviamente abbiamo visto cose che ci sono piaciute molto, alcune ci sono sembrate un po’ poco studiate e altre che non ci hanno soddisfatto per niente. Andiamo per ordine. Innanzitutto ci sono piaciute molto le varie sezioni di allenamento di Neo, anche se spesso e volentieri, invece che ampliare la trama, fanno piombare il giocatore e/o l’appassionato della saga in uno stato confusionale piuttosto sgradevole. Ragazzi, alla fine, i Wachowski Bros vi hanno dato una mano o sono stati semplicemente lì a guardare? Che bisogno c’era di cambiare alcune scene del film, accorciandole, eliminando elementi e altro ancora? Ad ogni modo, non divaghiamo oltremisura, e continuiamo nella nostra analisi del titolo Shiny. Il gameplay è molto migliorato rispetto al prequel (Enter the Matrix Nd.Pierre), sebbene sia ancora presente il tanto odiato fattore “tutto a caso e speriamo di venirne a capo”. In cosa consiste tutto ciò? E’ presto detto: Avanzate tranquillamente (si fa per dire, ovvio) per tutto il livello, malmenando brutti ceffi in ogni dove e in ogni modo. Ad un certo punto, venite letteralmente SOMMERSI di nemici. A questo punto, entra in scena il già citato fattore: dapprima si premono i tasti con una certa logica, pensando di sbrigarsela in quattro e quattr’otto, dopodichè la tecnica viene sempre meno, fino a trasformarsi in quella che è a tutti gli effetti una sessione di “button-mashing” paragonabile alle più concitate sfide del mitico Track ‘n Field. Il punto è che talvolta se ne viene a capo, talvolta no. E potete ben immaginare che come cosa è un tantino frustrante. Hey, sia chiaro, non accade ogni volta che si combatte, altrimenti ci sarebbe veramente da mettersi le mani nei capelli. Tra l’altro, abbiamo notato che le sezioni di combattimento in cui questa simpatica “feature” non appare sono decisamente adrenaliniche, e ben strutturate, anche se ancora non si ha l’impressione di avere al 100% il controllo sul personaggio usato, cosa che tra l’altro accadeva nel già citato prequel, sebbene in misura fortunatamente minore. Migliorata anche la funzione “focus”, (tasto L1, per la cronaca…Nd.Pierre) stavolta addirittura potenziabile.”

Even further, that day…
“Rieccoci. Eccoci a parlare del settore tecnico del tuo nuovo lavoro, cara Shiny. Non penserai forse che ci saremmo dimenticati proprio di questo importante fattore, vero? Non sarebbe da noi. Ad ogni modo, Shiny, se hai già letto alcune delle nostre recensioni, sappi che il primo punto ad essere posto sotto esame solitamente è il comparto grafico. Che dire, dunque, di questo The Matrix: Path of Neo? Sicuramente, che è molto migliorato rispetto al prequel. Sia per le sequenze tratte dal film e ricreate con la grafica di gioco, sia per le sezioni in-game vere e proprie, il vostro titolo si distingue per una dose di dettaglio decisamente buona, nonostante ogni tanto soffra di qualche fastidioso rallentamento. A livello sonoro niente da dire, avete utilizzato addirittura i doppiatori originali (italiani) della trilogia! Grandioso.
Longevità e giocabilità si attestano su livelli rispettabili entrambe, nonostante la seconda delle due voci sia leggermente minata da quel problema menzionato nel paragrafo precedente.”

Conclusioni:
The End…
“Fatto. Siamo arrivati alla fine della nostra letterina. Shiny, che ne dici, siamo stati bravi? A noi, comunque, il tuo nuovo gioco è piaciuto, certo, ci sono ancora un paio di cose da sistemare, ma diciamo che rispetto al prequel è come trovarsi davanti un nuovo titolo. Complimenti!”

Redazione Universinet Magazine
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