trovare casa in germania: come fare

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Trovare casa non è facile per gli studenti tedeschi, ma ci sono varie tipologie d'abitazioni: vediamole insieme. Eccoci di nuovo a raccontare la vita e le esperienze dello studente cui il destino ha assegnato Marburgo, fiabesca ma sconosciuta cittadina medioevale nel centro dell’Assia, vicino a Francoforte.
Ci tocca parlare del potenziale tasto dolente per ogni studente: la dimora! Già perchè la gran parte degli studenti tedeschi non studia nella città in cui abita o lì vicino, sia per obbligo (alcune università sono più richieste di altre e non sempre c’è posto per tutti), sia per scelta.
Risultato: quasi tutti gli studenti devono cercarsi un posto in cui vivere o almeno dormire, e la cosa non è per niente facile.
Naturalmente la Studentenwerk (istituto per il sostegno allo studio) fa molto per aiutare, fornendo assistenza e opuscoli di ogni genere.
Trovare una stanza (ma davvero solo una stanza, con tutto il resto in comune) costa come ordine di grandezza dai 125 ai 250 euro circa.
Ma il problema vero è trovarla. Ora in realtà le cose vanno abbastanza bene, poichè sono state costruite o rinnovate diverse Wohnheimer (quelle che da noi si chiamerebbero case dello studente), e a patto di accontentarsi e non arrivare proprio all’ultimo, qualcosa si trova, ma fino a pochi anni fa la situazione era tragica.

Gli studenti aspettavano fuori dalle rotative i giornali con gli annunci per essere i primi a chiamare e si precipitavano poi a prendere l’appartamento. Spesso si doveva vivere lontano da Marburgo, in qualche paesino sperduto nell’intorno, facendo i pendolari con i mezzi pubblici o in bicicletta. Ma dove vivono di solito gli studenti? I due tipici modi di vivere, molto diversi fra loro, sono le WG (Wohngemeinschaften, ovvero “abitazioni comuni”) o le Wohnheimer costruite dall’università (che a Marburgo garantiscono circa 2200 posti, tanto per dare un’idea)

Ma come funzionano le WG? È abbastanza semplice, anche se è uno stile di vita caratteristico, di cui i tedeschi vanno fieri. Uno studente, che è detto l’Hauptmieter (cioè il principale responsabile dell’affitto) prende in affitto una casa, nell’ottica di condividerla con altri studenti che si deve cercare. Di solito la sistemazione consiste in una stanza per ciascuno, più i luoghi comuni (cioè bagno, cucina, salone o quel che c’è). Queste WG possono essere anche abbastanza grandi, arrivando a 6 persone o più. Ma cosa hanno di particolare? Sono come delle piccole comunità con una storia e una loro etica interna.

Anzitutto nelle WG ci si deve scegliere i compagni, e questo porta a vivere con i propri amici, ma anche a conoscere gente nuova. Allo stesso modo, se qualcuno risponde a un annuncio in cui si cerca un coinquilino per qualche WG, deve venire accettato (e preferito rispetto ad altri pretendenti) da tutti i componenti della WG. L’idea infatti è di condividere un pò l’esistenza, non solo dormire sotto lo stesso tetto.

Queste WG durano anni e spesso ci sono dei passaggi di testimone, per far continuare la piccola tradizione, ovvero un nuovo subentrato diventa l’Hauptmieter cercando di mantenere lo stile. I membri di una WG tornano a trovare gli altri più giovani o ritardatari anche dopo anni che hanno lasciato gli studi.
Visto che tutto il carico economico legalmente grava su uno solo, l’Hauptmieter appunto, chi lascia una WG, secondo leggi non scritte ma proprio per questo ancora più sentite, deve occuparsi di trovare un sostituto gradito a tutti per tempo, altrimenti si rischia il fallimento e lo scioglimento della WG. A Marburgo in particolare, alcuni appartamenti nelle casette antiche del centro storico sono adibiti a WG per gli studenti da anni.

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