a roma paolo rossi e la costituzione

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Roma- Al Teatro Ambra Jovinelli Paolo Rossi commenta la Costituzione italiana, esaltando incongruenze, coinvolgendo il pubblico e i grandi assenti della politica italiana. Uno spettacolo unico, divertente e legale! Al Teatro Ambra Jovinelli, è la volta di Paolo Rossi da un po' lontano dalla tv, arriva in teatro con uno spettacolo dal titolo Il Signor Rossi e la Costituzione. in tournè nei teatri italiani.
Rossi si cimenta con grande verve, ironia e spesso coinvolgendo il pubblico in sala, nella lettura della Costituzione italiana ponendo in evidenza come molti degli splendidi principi e diritti che questa riconosce siano in realtà solo formali e trovano poca applicazione nel nostro Paese. Rossi invita il pubblico – apparentemente imbarazzato da tanto onore – a proporre nuove modifiche o aggiunte alla Carta e riceve alcune sollecitazioni: per esempio impedire che Berlusconi chiami i cittadini amici, ma chi lo conosce? -dice divertito un spettatore- Il riferimento è chiaramente al recente libro del premier (L'Italia che ho in mente) nel quale – dice Rossi – Berlusconi si rivolgerebbe agli italiani chiamandoli appunto amici.
Tra le gag meglio riuscite c'è quella di sposare due ragazzi (con bimbo ma senza i soldi per sposarsi per davvero) sul palcoscenico con tanto di officiante (Rossi) di fotografo (vero) e di testimoni (due del pubblico) il tutto sotto lo sventolio della bandiera italiana e le note di Ahia Ahia aiii paloma.
La satira, per la verità neanche troppo pungente, del premier -che Rossi chiama Gigetto, perché non ha voglia di chiamarlo con il vero nome- è il filo rosso dello spettacolo e quando Rossi teme di subire querele per ciò che dice cerca il conforto legale di un immaginario e sedicente avvocato difensore.
Lo spettacolo fila via liscio con la lettura di tre articoli, scelti a sorte (o quasi), della Costituzione e che cambieranno ogni sera (Rossi invita a tentare la fortuna giocandoli su tutte le ruote del lotto!!) e con la lettura di alcuni brani tratti da un discorso del greco Pericle sulla libertà (i foglietti con la citazione vengono regalati al pubblico entusiasta).
Tra il pubblico divertito si distinguono vecchi amici di Rossi (Guzzanti, Santoro e Mannoni) che ne condividono lo sforzo di rileggere sepur in chiave umoristica la nostra cara (e bistrattata) Magna Carta.
O.A.

Teatro: Ambra Jovinelli, fino al 30 novembre.
Durata: poco più di 2 ore (intervallo 15 minuti ca)
Cast: Rossi, banda di Mariachi , un valletto (vestito come un commesso parlamentare e munito di megafono rosso).

Redazione Universinet Magazine
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