Come rimorchiarmi all’università: cari maschi fate pena

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Universinet.it – Come rimochiare una ragazza: Approcci istruzioni per l’uso
Non voglio certo tenere una lezione, solo cercare di dare degli spunti a chi non sa come comportarsi per attaccare, sperando che anche le altre ragazze del NG vogliano postare un loro contributo a questo riguardo.

Questo sarebbe utile specialmente perché io parlo del mio rapporto con gli approcci maschili che non è universale e che è rivolto esclusivamente a fare sesso, non a stabilire relazioni sentimentali. Spero di riuscire ad essere chiara anche se è un po’ difficile trasformare gli input che mi spingono a trovare attraente una persona in una serie di parametri da soddisfare. Cominciamo dai luoghi affollati.

La prima cosa che un uomo deve fare per attirare la mia attenzione è fissarmi, inevitabilmente io me ne accorgo e cerco di incrociare il suo sguardo. Se lui a quel punto lo distoglie e fa finta di niente non ci penso più, ma se sostiene lo sguardo, se è abbastanza sfacciato da continuare a guardarmi, se è capace di accarezzarmi e spogliarmi con gli occhi posso avere 2 tipi di reazione:

1. Mi può dare fastidio il suo modo di guardarmi (non chiedetemi perché non lo so io per prima) e in questo caso sono io a distogliere lo sguardo perché non c’è feeling.
2. Potrebbe farmi l’effetto di una calamita, e attrarmi verso quella persona, a quel punto io solitamente lancio un inequivocabile sorriso di incoraggiamento e comincio a studiare le sue mosse.

Che cosa guardo? Come si muove. Mi piacciono gli uomini che camminano un po’ morbidi e pigri, quelli che hanno un ritmo lento e rilassato in ogni loro movimento. Mi piacciono i sorrisi disinvolti, insomma tutto quello che mi fa capire che anche a lui piace più di tutto giocare. Se dopo un po’ che lo guardo lui non si avvicina lo faccio io, con un pretesto qualsiasi del tipo mi fai accendere (eh eh non smetterò mai di fumare e non vi immaginate quanti non fumatori abbiano sempre un accendino in tasca) solo dopo aver rotto il ghiaccio posso accettare che mi si offra da bere. Se invece è la prima cosa che uno fa senza neanche cercare di capire se mi interessa o meno, la sensazione di essere preda mi infastidisce, e tanto. A quel punto un atteggiamento di nonchalance mi è sempre gradito, entrambi sappiamo cosa potrebbe succedere e entrambi sappiamo che potrebbe anche non succedere niente e non sarebbe certo un dramma. Si parla, si cerca di stabilire un contatto e ci si rilassa. Tutto qui.
Ci sono delle cose che però potrebbero fare un effetto doccia fredda:

1. Lui cerca di fare colpo, non importa se usa il suo lavoro, i suoi soldi, la sua sensibilità, ma qualsiasi cosa sia sbattermela in faccia non è elegante. Sono perfettamente in grado di capire se una persona mi interessa e darsi tanto da fare per sembrare interessanti solitamente significa che si pensa di esserlo ben poco.
2. Lui fa troppi complimenti, così facendo mi mette in imbarazzo e mi annoia. Ho degli specchi a casa. So di essere molto carina ma so anche che una strafiga è un’altra cosa.
3. Lui cerca di prendermi in giro. Sono una persona solare e sincera, e non mi piacciono i secondi fini. Se mi parla di filosofia e intanto mi fissa le tette non credo che sia la persona che fa per me. Non che la cosa non si possa fare ma richiede un po’ di confidenza in più, almeno a mio parere.

Insomma rotto il ghiaccio per me la cosa più importante è rilassarsi e non cercare di dare un’immagine di sè che suoni falsa o costruita. Se ci si piace così come si è ok, altrimenti amici come prima o meglio estranei come prima. Queste credo siano tutte le mie regole del gioco, spero di non aver dimenticato qualcosa e aspetto le vostre. Ciao.

Morgana.

Redazione Universinet Magazine
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