criminologia: come passare l’esame

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Quest'esame non riguarda solo gli studenti di Giurisprudenza ma è affrontato anche da chi viene da altre facoltà…vediamo come passarlo.



Il corso tenuto dal professor Ponti termina con un esame orale che sino a qualche appello ormai lontano nel tempo era uno dei tipici tappabuchi veloci per gli studenti di Facoltà diverse da quella di Giurisprudenza. Adesso le cose sono decisamente cambiate. Nonostante la preparazione tecnico-giuridica sia tosta solo per i futuri avvocati, anche per i letterati la strada non è più in discesa. È stato detto basta agli appelli super affollati e pullulanti di persone per nulla interessate al problema criminologico. Per cui ormai bisogna rimboccarsi le maniche e cominciare a studiare.

Libri: sono solo due: il manuale di Gianluigi Ponti, Compendio di criminologia Raffaello Cortina Editore, L.78.000 (492 pagine) e un testo a scelta fra circa dieci titoli indicati. Si consiglia (sia per la semplicità che per l’ampiezza del volume): Gianluigi Ponti (a cura di) Tutela della vittima e mediazione penale Giuffrè editore, L.25.000 (224 pagine).

All’appello: non viene fatto un vero e proprio appello. Il professor Ponti e i suoi sei-sette assistenti si dispongono nell’aula scelta per l’appello (indicata di volta in volta) e poi il tutto è posto nelle mani o meglio nel coraggio dello studente che si propone per sostenere l’esame. Viene considerata la facoltà di appartenenza. A uno studente di Lettere con indirizzo pedagogico, ad esempio, sarà chiesta una preparazione tecnica relativa al problema criminologico infantile, e una preparazione tecnica molto ma molto precisa circa le varie teorie psicologiche e pedagogiche presenti nel testo.

Gli studenti di Giurisprudenza devono aver sostenuto l’esame di Diritto penale per potersi presentare a questo appello. Questa è l’unica differenza poiché le domande relative sia alla parte istituzionale che quelle sul libro a scelta sono più che precise a prescindere dalla Facoltà di provenienza.

Tempo: per poter affrontare in maniera precisa i vari aspetti dei testi occorre circa un mese e mezzo di studio continuativo.

Difficoltà: 8.

Gradimento: 10.

Suggerimenti: non sottovalutate l’esame. La considerazione degli studenti di Facoltà non giuridiche è già molto bassa. I professori convinti che lo studente medio si presenti all’appello con una preparazione scarsa saranno molto ben disposti se dimostrerete un vivo interesse (avvalorato da una buona preparazione) verso la materia. Passare questo esame non è più così scontato! Meditate, gente, meditate… Anzi, studiate!

Numero di appelli in un anno: uno per ogni mese dell’anno con la sola esclusione di agosto.

Iscritti per appello: circa 300.

Percentuale promossi: 60 per cento.

Costo totale: 103.000 lire.

Totale pagine: 716.

Reperibilità libri : il prezzo del manuale è alquanto elevato, ma è facile trovarlo usato alla libreria Cuem. Più difficile, anzi quasi impossibile riuscire a recuperarlo al prestito Isu o in biblioteca.

Attenzione: con la riforma universitaria il programma d'esame è cambiato, consultatelo in facoltà prima di sostenere l'esame.







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Redazione Universinet Magazine
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