Ecco il piano della Gelmini

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UniversiNet.it – Presentato il piano gelmini per recuperare risorse da investire nella scuola attraverso il taglio di 87.400 cattedre in meno e alla riduzione di 44.500 posti di personale Ata (amministrativo, tecnico, ausiliario) in tre anni.
Viene sottolineata la continuità con le Finanziarie 2007 e 2008 e con il “Quaderno bianco sulla scuola” presentato un anno fa dai ministri del Governo Prodi, Giuseppe Fioroni (Istruzione) e Tommaso Padoa-Schioppa (Economia). Il piano conferma la revisione dei programmi e la stretta sulle ore settimanali nei diversi ordini di scuola. Tra le prime leve di intervento ci sarà l’aumento del rapporto alunni/classe: sarà elevato dello 0,20 nel 2009/10 e di 0,10 nei due anni scolastici successivi.

Le riduzioni incideranno esclusivamente sul personale a tempo determinato, cioè i supplenti, oltre 100mila docenti precari ai quali il documento non fa alcun riferimento.
Nelle sezioni dell’infanzia viene rimesso in pista l’anticipo delle iscrizioni. Così come resteranno attivate le sezioni primavera, rivolte ai bambini tra i 2 e i 3 anni.
Torna il maestro unico (formula che «va privilegiata») e il tempo pieno alle elementari. Le classi avranno un unico insegnante per 24 ore settimanali. Ritorna la legge Moratti, saranno possibili due opzioni: 27 ore e 30 ore, con il maestro prevalente. Inoltre, l’orario potrà arrivare a 40 ore, sommando il tempo mensa. L’orario delle lezioni nella scuola media passa dalle attuali 32 a 29 ore settimanali. Entro dicembre 2008 saranno determinate le classi di concorso, per superare l’attuale frammentazione degli insegnamenti.
Il monte ore nei licei classici, linguistici, scientifici e delle scienze umane avrà un tetto di 30 ore settimanali. Per i licei artistici e quelli musicali e coreutici sarà, invece, di 32 ore. Ridimensionamento in arrivo per gli indirizzi di studio degli istituti tecnici e dei professionali (oggi sono oltre 900) e il monte ore non potrà superare quota 32, con quelle dedicate ai laboratori. Le compresenze dei docenti tecnico-pratici saranno ridotte almeno del 30 per cento.
Per avere il requisito dell’autonomia ogni scuola dovrebbe avere tra i 500 e i 900 alunni. Esistono alcune possibilità di deroga (aree montane e piccole isole). Nel piano è anche indicato che almeno il 15% delle scuole non è legittimato a funzionare come istituzione autonoma, ossia con propri dirigenti. La scure di Viale Trastevere si abbatterà su 700 scuole che saranno accorpate a istituti più grandi. 

Redazione Universinet Magazine
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