Giornalismo Costruttivo: un corso per trasformare il linguaggio e contrastare tutte le forme di violenza

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Organizzato dall’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà (INMP)il corso ha affrontato un tema cruciale e di grande attualità: il ruolo del linguaggio nel contrastare la violenza di genere e promuovere una cultura del rispetto. Il corso, intitolato “Giornalismo costruttivo: il linguaggio come strumento per contrastare la violenza di genere”, ha visto la partecipazione di figure autorevoli nel settore del giornalismo e della comunicazione sociale.
Tra le relatrici principali, la giornalista e formatrice Laura Pasotti ha messo in evidenza l’importanza di un linguaggio rispettoso e consapevole nella narrazione dei casi di violenza di genere. Secondo Pasotti, il giornalismo ha il potere di plasmare la percezione collettiva, e spetta ai professionisti dell’informazione scegliere parole che non perpetuino stereotipi o minimizzino la gravità dei crimini.

Claudia Pagliara, esperta in comunicazione sociale, ha approfondito l’importanza di andare oltre il sensazionalismo, sottolineando come il giornalismo costruttivo non significhi solo evitare termini inappropriati, ma anche educare il pubblico a riconoscere e affrontare le dinamiche di potere e abuso che alimentano la violenza.

Laura Pasotti ha portato un contributo focalizzato sull’aspetto normativo e deontologico, con un’analisi approfondita della Convenzione di Istanbul e del Manifesto di Venezia. Sonia Viale ha ricordato ai partecipanti l’importanza di rispettare le linee guida deontologiche che richiedono una rappresentazione equilibrata e rispettosa delle donne nei media.

Gli interventi hanno messo in luce come il linguaggio utilizzato dai media possa, in molti casi, contribuire a rafforzare pregiudizi e narrazioni tossiche, piuttosto che promuovere un cambiamento positivo.

L’incontro ha inoltre ribadito la necessità di percorsi formativi continui per i giornalisti, affinché possano acquisire gli strumenti necessari per affrontare temi delicati con sensibilità e competenza.
Il giornalismo costruttivo non è solo un approccio alternativo, ma una vera e propria responsabilità per i professionisti dell’informazione. Corsi come quello tenutosi oggi dimostrano quanto sia fondamentale investire nella formazione per promuovere una cultura basata sul rispetto, sull’uguaglianza e sulla consapevolezza.

Renato Reggiani
Renato Reggiani
Romano, giornalista, esperto di comunicazione ecosostenibile, designer. Ho il cuore diviso tra l’Italia e l’Oriente dove ho studiato e lavorato a Dubai, ora copro l'area sud Pacifico, mi divido tra Dubai, Tokyo e Seul, ho studiato a Rotterdam con il programma Erasmus per imprenditori. Ho collaborato con giornali, agenzie e tv. Ho depositato due brevetti per migliorare la sostenibilità green delle nostre città. Ho fondato l’Associazione Frontiere della Comunicazione per insegnare il cinese e l'inglese ai bambini delle scuole elementari italiane. Fulminato sulla via di San Francisco dalla Maker Faire, ho collaborato e curato l’area agricoltura digitale per 2 edizioni. Ho collaborato con la facoltà di Scienze della Comunicazione di Roma e il Politecnico di Milano facoltà di Architettura a Piacenza. Premiato a Copenaghen per la Corporate Social Responsibility, non ho ancora visto la sirenetta. Cambiare il mondo si può, un articolo alla volta.

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