istituzioni matematiche 1 senza paura

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Caratteri generali: il corso si è tenuto nel primo semestre di quest’anno accademico, ma non è fondamentalissimo seguire, poiché la matematica è quella del liceo (infattil’esame è del primo anno) e, se si proviene dallo scientifico, l’esame risulta dei più semplici ed è consigliabile farlo subito.

Chi ha frequentato altre scuole, invece, potrebbe avere qualche difficoltà e, in questo caso, seguire il corso potrebbe essere utile, anche perché Travaglini nelle spiegazioni parte dall’inizio, dagli insiemi, procedendo con limiti, derivate, integrali, studi di funzioni e serie numeriche (le uniche che non vengono fatte al liceo). È molto bravo, preparato, ordinato, parla pacatamente ed è disponibile alla discussione e ad eventuali domande.
Un giorno di lezione alla settimana, poi, è dedicato agli esercizi che il prof assegna da fare a casa e poi svolge alla lavagna: il tutto con molta chiarezza e precisione.

Libri: uno solo, il Bertsch, Istituzioni di matematiche, ed. Boringhieri cui va aggiunto l’eserciziario: il Demidovic, molto importante, poiché mostra come risolvere gli esercizi.

All’appello: l’esame comprende una parte scritta, alla quale presenziano, oltre a Travaglini, il prof di Istituzioni matematiche II e un altro assistente. Dura 4 ore: tre o quattro esercizi, molto lunghi e con scarsissime possibilità di copiare, poiché vengono distribuiti ben quattro tipi di compiti diversi.

Votazione: insufficiente, sufficiente, discreto, buono e ottimo, come a scuola e si passa a partire dalla sufficienza. Si fa a fine corso con tre appelli alla prima sessione di gennaio-febbraio, tre appelli a giugno-luglio, due o uno a settembre. Se si supera lo scritto, si è obbligati a far l’orale subito, tre giorni dopo. Qui c’è il prof, coadiuvato da un assistente: o l’uno o l’altro.
Si sta sotto dieci minuti, in media un quarto d’ora e si viene interrogati, naturalmente, sullo svolgimento del proprio compito.
Travaglini è tranquillo, aiuta, se può, ma non promuove sempre e, in generale, entrambi sono molto più buoni al primo appello, per premiare quelli che danno l’esame per primi, poi, cominciano a infierire.

Tempo: è lo scritto che richiede più lavoro: almeno un mese e mezzo di esercizi, mentre l’orale si prepara in tre o quattro giorni, poiché è molto più semplice: bisogna sapere solo i teoremi.

Difficoltà: dipende dalla scuola superiore che si è frequentata, comunque, in media, 8.

Gradimento: se si ha interesse per la matematica: 8; in caso contrario, non più di tre.

Consigli: studiare volta per volta e fare più esercizi possibile.

Appelli in un anno: più o meno, uno al mese sia per l’orale che per lo scritto, a partire dalla fine del corso, a giugno.

Iscritti per appello: nella prima sessione, 100, poi, sempre meno.

Promossi: 15%.

Costo: il Bertsch costa 65.000 lire e il Demidovic, 40.000.

Pagine: circa 600.

Reperibilità libri: al prestito dell’Isu di via Valvassori Peroni 21 si trova solo il Bertsch; comunque, tutti i libri di testo si vendono nelle librerie intorno all’università.

Scadenze: se non si è superato quest’esame, non ci si può iscrivere al quarto anno.

Propedeuticità: senza aver dato questo, non è possibile iscriversi, naturalmente, a Matematica II.

ATTENZIONE: con la riforma dell'università il programma d'esame è mutato, consultatelo sempre quindi in facoltà prima dell'esame.







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Redazione Universinet Magazine
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