La Via degli Occhi Limpidi: L’arte di Manifestarsi senza Rumore

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ROMA – Nella frenesia della società moderna, dove la competizione e l’ambizione spesso dominano il panorama, emerge un invito alla riflessione e alla quiete interiore attraverso “La Via degli Occhi Limpidi”, il nuovo libro di Annamaria Gyoetsu Epifanìa, curato con maestria da Katia Paoletti.

L’autrice ci introduce a un’antica pratica giapponese di purificazione, un gesto semplice ma potente che suggerisce la possibilità di creare un mondo migliore attraverso la consapevolezza e la spiritualità. Questo invito alla riflessione si incarna nella Via degli Occhi Limpidi, un percorso illuminante presentato in sette capitoli che fungono da petali di un anemone bianco, simbolo di grazia e forza.

Attraverso una combinazione di prosa e poesia, l’autrice ci guida lungo questo cammino intriso di saggezza zen, dove il ritmo della scrittura rispecchia il ritmo segreto delle cose, invitandoci a esplorare gli spazi tra le parole e a percepire il silenzio che permea ogni esperienza umana. Come afferma Filippo La Porta nella postfazione, questo non è solo un libro di idee, ma un’opera che suscita emozioni, avvicinandosi più alla poesia che alla letteratura.

In un mondo sempre più focalizzato sul successo esteriore e il raggiungimento di obiettivi materiali, libri come “La Via degli Occhi Limpidi” ci ricordano l’importanza di coltivare la nostra vita interiore, di dare spazio alla contemplazione e alla connessione con il nostro sé più profondo. Attraverso la saggezza millenaria del buddhismo zen e l’esperienza personale dell’autrice, questo libro offre un prezioso invito a rallentare, a riflettere e a scoprire la bellezza della quiete interiore nella società moderna.

Redazione Universinet Magazine
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