Niente bus gratis per gli studenti: abbiamo scherzato! Voltafaccia di Roma Capitale

Il governo capitolino aveva detto di voler investire sui giovani e sulla loro educazione, oltre che ridurre il traffico e l'inquinamento attraverso la gratuità dei mezzi pubblici per gli studenti della capitale.

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Uiversinet.it – Una promessa è un patto, un accordo che crea aspettative e fiducia. Quando l’assessore ai Trasporti Eugenio Patanè aveva annunciato l’intenzione di fornire trasporto pubblico gratuito per gli studenti, molti genitori e studenti avevano tirato un sospiro di sollievo. Ora, con il ritiro di questa promessa, ci troviamo di fronte a un atto che non solo infrange la fiducia, ma colpisce anche le famiglie in difficoltà economica.

La Promessa Iniziale

La capogruppo Pd in Campidoglio, Valeria Baglio, aveva lanciato la proposta, che era stata accolta con entusiasmo. L’Assemblea Capitolina aveva anche approvato l’assestamento di bilancio per i fondi necessari. Il messaggio era chiaro: gli studenti avrebbero potuto viaggiare gratis sui mezzi pubblici di Roma Capitale almeno per i prossimi 12 mesi e sopratutto anche perchè a breve è paventatao un aumento a 2 euro o più del biglietto.

Il Cambiamento di Rotta

Tutto è cambiato quando l’assessore Patanè ha firmato un provvedimento che, invece di rendere gratuito il servizio, impone una “sottoscrizione” di 50 euro per ogni studente tra gli 11 e i 18 anni. In teoria, l’agevolazione sarebbe pronta per una platea potenziale di 400.000 studenti, ma a quale costo?

L’Impatto sulle Famiglie

Per una famiglia con due figli, l’obbligo di pagare 100 euro è un peso non indifferente. Le associazioni studentesche giustamente lamentano l’assenza di un criterio di progressività che avrebbe permesso alle famiglie meno abbienti di accedere al servizio gratuitamente.

La Necessità di Rivedere il Provvedimento

La Rete degli studenti medi spera in un’agevolazione ulteriore che tenga conto della condizione delle famiglie meno abbienti. È fondamentale che il Comune riconsideri questo provvedimento.

Conclusione

Una promessa ritirata è un contratto infranto. Le famiglie e gli studenti meritano di più. L’istruzione è un diritto, non un privilegio, e il costo del trasporto pubblico non dovrebbe essere un ostacolo sul percorso verso un futuro migliore. È tempo che il Comune onori la sua promessa e mostri un impegno reale verso le famiglie e gli studenti che rappresentano il futuro della nostra comunità.

Redazione Universinet Magazine
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