Tea Tecniche Evoluzione Assistita o Nbt New Breeding Techniques il Bio dice no grazie e ne evidenzia i rischi per la biodiversità e i possibili incroci spontanei

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di Renato Reggiani

Universinet.it – Il Parlamento ha recentemente approvato l’utilizzo delle tecniche di evoluzione assistita, conosciute anche come New Breeding Techniques (Nbt) o Tea. Queste metodologie di modifica genetica agiscono direttamente sul DNA delle piante, offrendo nuove possibilità nel settore agricolo. Tuttavia, è importante notare che queste tecniche non dovrebbero essere utilizzate nell’agricoltura biologica, che mira a preservare la sua specificità rispetto all’agricoltura convenzionale. Gli Organismi Geneticamente Modificati (Ogm) sono esplicitamente vietati nell’agricoltura biologica, e i consumatori devono essere informati in modo chiaro sui prodotti biologici.

Anaprobio Italia,attraverso il suo Presidente, ha espresso un parere sulla questione che pur non essendo aprioristicamente contrario, sottolinea che: “non intende entrare nel merito delle scelte generali riguardanti queste tecniche”. Ha citato le sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che affermano che i rischi derivanti dall’uso delle nuove tecniche o metodi di mutagenesi potrebbero essere simili a quelli dei Ogm prodotti tramite transgenesi.
La modifica diretta del materiale genetico di un organismo attraverso la mutagenesi può avere effetti simili all’introduzione di un gene estraneo. Lo sviluppo di queste nuove tecniche consente la produzione di varietà geneticamente modificate a un ritmo e in quantità molto più elevate rispetto ai metodi tradizionali di mutagenesi casuale.

L’agricoltura biologica, secondo il Presidente di AnaproBio, non può essere considerata semplicemente come una sostituzione di tecniche rispetto all’agricoltura convenzionale, ma rappresenta un approccio completo che riguarda l’intero modello agricolo. È fondamentale proteggere il principio della biodiversità nell’agricoltura biologica, e l’omologazione della produzione di semi in massa potrebbe andare contro questo principio. Le piante prodotte con le tecniche Nbt-Tea possono incrociarsi con parenti selvatici o piante affini, aumentando il rischio di perdita di alcune cultivar e mettendo a rischio la biodiversità. L’agricoltura biologica non ha bisogno di correre questi rischi.

Redazione Universinet Magazine
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