Quest'esame è tra i primi da dare nelle facoltà scientifiche… vediamo cosa bisogna studiare per poterlo passare in scioltezza
E' un esame annuale del primo anno. E' molto importante superarlo entro il gennaio successivo in quanto blocca la frequenza al primo laboratorio, che si tiene nel secondo semestre del secondo anno (ed è per questo che c'è tempo fino a gennaio per dare l'esame). Il corso si divide in due parti: una teorica, tenuta dal professore stesso, e una parte di esercizi, tenuta da un assistente. Si inizia con la parte teorica, e quando si è terminato un capitolo, si fanno gli esercizi riguardanti gli argomenti trattati.
Essendo un corso di base, vengono trattati gli orbitali molecolari, la termodinamica, i vari equilibri chimici, e in particolare si approfondiscono due grandi capitoli: acidi e basi e reazioni di ossidoriduzione , pile comprese.
Vengono poi svolti molti esercizi, in modo da imparare a non sbagliare nel bilanciare una reazione, e da capire alla perfezione la dinamica di un equilibrio chimico. Senza questi concetti infatti sarebbe impensabile affrontare argomenti più avanzati come il riconoscimento delle varie specie chimiche, o come i vari metabolismi del nostro organismo. Infatti nel corso degli anni verranno ripresi alcuni di questi concetti, ma soprattutto il loro utilizzo da parte dello studente sarà molto frequente in altri corsi.
Solitamente l'assistente svolge qualche esercizio spiegando la tecnica per risolverlo, e successivamente propone altri esercizi simili che verranno svolti alla lavagna da uno studente volontario , ma sempre con l'aiuto dell'assistente.
La parte teorica invece potrà sembrare un po' ostica, e inoltre la sua bellezza verrà inevitabilmente offuscata dalle urla del burbero professore, vero incubo di tutte le matricole. Non lasciatevi spaventare, però: in fondo quel che conta al fine del superamento dell'esame sono gli esercizi, e non la teoria!
Libri di testo: per quanto riguarda la parte teorica il testo consigliato è Istituzioni di chimica di Cacace-Croatto. Studiate solo i capitoli che trattano gli argomenti esposti a lezione.
Per la parte degli esercizi il testo consigliato è Problemi di chimica generale di Arnaldo Peloso, edizioni Libreria Cortina, Padova; prezzo 35mila lire. E' un libro molto utilizzato dagli studenti perché si struttura in una parte iniziale teorica, seguita dagli esercizi per ciascun capitolo. Inoltre lo stile degli esercizi è quello dell'esame.
Tempo: 1-2 mesi. Molto dipende anche dalla preparazione che il singolo studente ha ricevuto al liceo.
All'appello: l'esame consiste in una parte scritta e una teorica, che però è facoltativa. Nel compito scritto sono proposti 5 esercizi. Solitamente si tratta di una pila, un tampone, una solubilità e due equilibri generali. Chi risponde esattamente a tutti i quesiti prende 24/30. C'è un'ora e mezzo di tempo a disposizione. E' molto poco, ma ricordatevi di non dilungarvi in spiegazioni e di non fare molti passaggi a meno che non vi sia necessario per risolvere correttamente il problema senza commettere stupidi errori. Infatti durante la correzione il prof. guarda solamente il risultato (e infatti impiega solo 2 giorni a correggere tutti gli scritti). Per superare l'esame devono essere risolti completamente e correttamente tre esercizi.
La parte orale è riservata a coloro che hanno superato brillantemente lo scritto (da 20/22 in su). Verranno poste tre domande sulla parte teorica, che valgono 2 punti ciascuna. Una volta arrivati all'orale, siete sicuri di poter solo migliorare il vostro voto. Contrariamente a quello che può sembrare, in caso di orale il prof. è gentile, e dà anche ottimi voti.
In teoria anche se avete preso 18 potete sostenere l'orale, ma dovrete battervi con il prof. che vi dirà brutalmente che avendo raggiunto solo la sufficienza, non sarete in grado di prepararvi adeguatamente su argomenti più difficili (in poche parole: se non sapete affrontare gli esercizi,allora figuriamoci la teoria!). Se però avete fegato e una buona dose di faccia tosta, accomodatevi: infatti anche con un 18 il prof. non può negarvi a lungo l'orale, e potrete così arrivare a un 24/25 di tutto rispetto. Tutto sta nella vostra testardaggine e temerarietà.
Suggerimenti: procuratevi i vecchi temi d'esame, perché gli esercizi vengono riciclati e se siete fortunati potrebbero capitarvi all'esame esercizi che avete già svolto a casa. Visto che dopo la registrazione dei voti il prof. straccia i temi e li butta nel cestino, appena se n'è andato fiondatevi come i clochards a frugare nella pattumiera.
Se non siete riusciti in alcun modo a ottenere nessun tipo di tema d'esame, allora non vi resta che fare montagne di esercizi. Alcuni temi d'esame, ma molto vecchi, li potete trovare risolti alla Cuem di via Mangiagalli.
Per quanto riguarda l'orale, è sufficiente una settimana di studio, soprattutto sugli appunti, per ottenere tutti i 6 punti che vi offre quest'ultima parte di esame.
Numero di iscritti per appello: 60-100
Percentuale promossi: 15%.
Numero di appelli all'anno: due a giugno-luglio, due a ottobre-novembre e uno a gennaio.
Gradimento: 4.
Difficoltà: 7,5.
Attenzione: con la riforma universitaria il programma d'esame potrebbe essere cambiato; consultatelo in facoltà prima di sostenere l'esame.
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