Contratti di disponibilità per i precari della scuola

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UniversiNet.it – Cosa sono i Contratti di disponibilità? Quanto dureranno? A causa dei tagli previsti dalla riforma, saranno decine di migliaia gli insegnanti espulsi dalla scuola dopo anni e anni di precariato, secondo alcune stime per quest’anno scolastico l’impatto della riforma espellerà oltre 50.000 lavoratori tra docenti, ata e personale tecnico amministrativo. Per cercare di calmare la rabbia degli  insegnanti precari annuali il governo sta elaborando varie proposte tra cui i cd. “Contratti di disponibilità.. «Abbiamo proposto una norma di legge che verrà inserita in un decreto legge ad hoc o nel cosiddetto decreto Ronchi – ha spiegato in una conferenza stampa il ministro Maria Stella Gelmini- sui supplenti annuali. Attraverso una convenzione che coinvolge Welfare, Istruzione e Inps a questi lavoratori verrà garantita un’indennità di disoccupazione e una via preferenziale per l’accesso alle supplenze brevi».

Contratti di disponibilità.
Le scuole offriranno prioritariamente agli insegnanti precari, abilitati, iscritti nelle graduatorie a esaurimento e che hanno avuto solo supplenze annuali nello scorso anno scolastico, tutte le supplenze brevi. Questa scelta si affianca a una convenzione stipulata con l’Inps con cui si gestirà automaticamente l’attivazione e la cessazione dell’indennità di disoccupazione.

Lavoro e indennità di disoccupazione dunque si alterneranno tutelando il lavoratore dal punto di vista retributivo e delle competenze. Oltre a un vantaggio per l’insegnante precario che non dovrà recarsi all’Inps per chiedere l’indennità di disoccupazione o per comunicare l’inizio di un nuovo rapporto di lavoro, la procedura informativa consentirà alle singole scuole di comunicare gli eventuali casi di rifiuto immotivato della supplenza da parte dell’insegnante precario, che determineranno la perdita del diritto all’indennità di disoccupazione. Per gli insegnanti e per gli Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi) le scuole, infatti, versano all’Inps la contribuzione contro la disoccupazione involontaria. Questo significa che agli insegnanti e agli Ata precari che abbiano i requisiti previsti dalla legislazione vigente spetta l’indennità di disoccupazione con requisiti ordinari.

Indennità di disoccupazione per otto mesi che diventano 12 per coloro i quali hanno superato i 50 anni. Con la stessa norma sulle supplenze brevi il personale che accetti tutte le occasioni di supplenze avrà diritto al punteggio per l’intero anno di servizio nelle graduatorie a esaurimento. Inoltre, sono già state stipulate convenzioni con le regioni (per ora Sicilia e Sardegna, ma ci sono trattative avviate con altre regioni per analoghi accordi) per coinvolgere questi stessi insegnanti precari in progetti di rafforzamento dell’offerta formativa finanziati con risorse dei Por (Piani operativi regionali) e dei Pon (piani operativi nazionali).

Redazione Universinet Magazine
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