Corea del Sud: sciopero degli autori mette a rischio film e serie per le piattaforme di streaming.

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Di Renato Reggiani

SEUL – Squid Game II, molti KDrama e persino Avvocato Woo, sono solo alcune tra le centinaia di serie Coreane a rischio stop per lo sciopero degli autori e sceneggiatori di Seul.

La questione dei diritti d’autore è tornata alla ribalta nelle ultime settimane, catalizzando l’attenzione degli appassionati di spettacolo di tutto il mondo. Tutto ha inizio in Corea del Sud, dove una disputa sull’attuale legge sui diritti d’autore mette a rischio l’industria dello streaming e del cinema.

A un anno dalla proposta di revisione della legge sui diritti d’autore, il dilemma tra la Directors Guild of Korea (DGK) e la Media Platform Alliance for Copyright Issues rimane irrisolto. Con la domanda sempre crescente di contenuti in streaming, le questioni legate alla remunerazione equa per registi e sceneggiatori stanno diventando sempre più urgenti. La legge attuale, infatti, assegna tutti i profitti dei contenuti video ai fornitori di servizi, escludendo coloro che hanno contribuito alla creazione del contenuto stesso.

E mentre in Corea le tensioni aumentano, lo stesso accade negli Stati Uniti. A metà febbraio, lSAG-AFTRA, il sindacato che rappresenta attori, doppiatori e sceneggiatori, ha dichiarato lo sciopero. Questa mossa drastica, la prima in 25 anni, è stata una chiara testimonianza delle crescenti preoccupazioni riguardo ai diritti di proprietà intellettuale e alle condizioni lavorative nell’industria dello spettacolo. La risposta dei produttori cinematografici e televisivi non si è fatta attendere: non solo hanno rifiutato qualsiasi concessione, ma hanno anche accusato lo sciopero di danneggiare gravemente l’industria dell’intrattenimento.

In uno scenario dove la domanda di contenuti originali è in continua crescita e l’industria dell’intrattenimento sta subendo un’evoluzione senza precedenti, è fondamentale che venga trovato un equilibrio tra chi produce contenuti e chi ne trae profitto. Mentre la Corea del Sud e gli Stati Uniti rappresentano solo due fronti di una battaglia molto più ampia, è evidente che la questione dei diritti d’autore sta diventando una preoccupazione globale.

La strada verso una soluzione equa per tutti potrebbe essere lunga e tortuosa, ma ciò che è chiaro è che gli artisti di tutto il mondo stanno unendo le forze per garantire che il loro duro lavoro venga riconosciuto e retribuito in modo adeguato.

Redazione Universinet Magazine
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