La challenge in Lamborghini finisce con un incidente dove muore un bambino di 5 anni.

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Di Renato Reggiani

UniversiNet.it – Un terribile incidente ha colpito ieri il quartiere VIP di Roma Sud Casalpalocco, con il tragico risultato di un bambino di cinque anni, Manuel, che ha perso la vita in un incidente assurdo e la madre ed il fratellino sono gravi in ospedale.

Il gruppo di YouTuber TheBorderline, noto per le sue challenge estreme, dai privi rilievi degli investigatori sembra essere stato la causa dell’incidente mentre filmava una delle loro classiche sfide: rimanere all’interno di un SUV Lamborghini blu per 50 ore, viaggiando a velocità elevate nelle strade di Roma.

Le challenge, come le definiscono i TheBorderline, sono una serie di prove estreme che il gruppo intraprende per ottenere visualizzazioni e attirare iscritti sul loro canale di YouTube. Queste spesso non seguono una logica precisa, ma sono progettate per intrattenere i loro fan per quindici minuti. Queste prove possono variare enormemente, dal tentare di mangiare il maggior numero possibile di polpette, a mangiare come un cane in ginocchio, a vedere chi può resistere più a lungo in una vasca piena di ghiaccio.

Le visualizzazioni generano entrate pubblicitarie e non è raro che alcuni sponsor decidano di investire su influencer popolari come loro. Il gruppo assicura che ogni euro guadagnato sarà reinvestito per creare contenuti ancora più stravaganti e unici. Man mano che il successo aumenta, le challenge diventano sempre più audaci, coinvolgendo auto di lusso, elicotteri, barche e persino un carro armato noleggiato sette mesi fa.

TheBorderline è composto da tre ventenni romani di cui uno studente della Bocconi a Milano. Nel giro di poco tempo, hanno accumulato decine di milioni di visualizzazioni e oltre 600.000 iscritti al loro canale, pubblicando un nuovo video ogni settimana.

Questo tragico incidente mette in luce i rischi associati alle challenge che spingono al limite. Le sfide in auto non erano nuove per il gruppo; infatti, avevano già realizzato due volte una challenge simile. Questa volta, però, ciò che doveva essere un video divertente si è trasformato in una tragedia, una tragica fatalità con il linguaggio burocratico. Io penso che i presupposti di quanto avvenuto siamo stati la ricerca del successo è del denaro facile ad ogni costo. Forse è arrivato il momento di interrogarsi sull’ impunità garantita ai Social Media rispetto ai contenuti pubblicati su cui si basa il

Loro successo e il loro fatturato miliardario. Ciao Manuel scusaci.

Redazione Universinet Magazine
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