l’esame orale: accettare il risultato

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L'esame è terminato,attendiamo serenamente il voto e riflettiamo sull'esame appena fatto.

Terminate le domande d'esame, aspettate il voto serenamente.
Avete fatto quanto potevate: vi siete presentati sobriamente, senza forzature, avete dato l’impressione di essere in grado almeno di riflettere, non avete allungato il brodo, ma al contrario avete manifestato una visione d’insieme della materia, collegando i problemi tra loro.
Tante altre cose non le potete sempre controllare: la dizione, l’espressione, l’emozione.

Solo con l’esperienza e la maturazione potrete farlo.
Oggi avete affrontato l’esame con calma e cognizione di causa. Se sarà stato positivo, bene. Se avrete commesso degli errori, non attribuite il tutto al fatto che la madre dell’esaminatore fosse di dubbia moralità, ma analizzateli al fine di risolverli. Se, come capita molto di rado, sarete bocciati, su con la vita: errare humanum est.

Un’ultima cosa: i voti, a meno che non disattendano macroscopicamente le vostre aspettative in base alla preparazione raggiunta, non si rifiutano.
E’ come non voler stare alle regole della competizione, quando nessuno ha barato.

Difficilmente, se avete dato tutto, potrete a breve migliorarvi sulla stessa prova. Per cui, applicatevi con più impegno alla successiva, facendo tesoro degli errori commessi: non c’è nessun errore stupido, se serve ad imparare qualcosa su noi stessi.

Se non l'avete già fatto vi consigliamo di leggere gli altri articoli dedicati all'esame orale presenti in questo canale.

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Redazione Universinet Magazine
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