studiare da artisti: il dams

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Per lavorare nello spettacolo non bisogna per forza fare le Veline, infatti in tutta Italia il DAMS (discipline delle arti, della musica e dello spettacolo), 90 CFU…
Il DAMS (discipline delle arti, della musica e dello spettacolo) , 90 CFU, fa parte della classe delle lauree in “Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda” e l’Università di Roma Tre fornisce ai suoi studenti competenze che riguardano soprattutto il settore dello spettacolo e dunque teatro, televisione e cinema.

Nove sono i percorsi formativi offerti che devono essere scelti all’inizio del secondo anno tra: drammaturgo teatro, mediatecario cinema e teatro, organizzatore cinema e audiovisivi, organizzatore teatro, redattore editoriale tradizionale ed informatico cinema e teatro, regista-coordinatore teatro, regista-programmista cinema e televisione, sceneggiatore cinema e televisione, storico-critico-teorico cinema e teatro.

Questi dovrebbero corrispondere ad altrettanti sbocchi professionali, in realtà ancora nessuno si è laureato con il nuovo ordinamento e l’esperienza degli anni precedenti insegna che è meglio rimboccarsi le maniche e cercare di imparare a fare quanto più possibile prendendo contatti con il settore che interessa anche al di fuori dell’Università.

L’accesso al DAMS, con il nuovo ordinamento, non è più regolato da un test d’ingresso che consente solo ai primi 150 in graduatoria di “passare”, ma è libero ovvero vincolato da un semplice test d’orientamento che permette comunque a chi non dovesse superarlo di accedere a questo corso di laurea pur risultando in debito formativo. Tutto ciò ha i suoi lati positivi, ma ne ha anche molti negativi soprattutto per un’università come quella di Roma Tre che, nata da poco ed abituata ad accogliere anno per anno solo poche centinaia di studenti per volta si è vista “invasa” da oltre un migliaio di ragazzi, se contiamo solo quelli del primo anno.

Nonostante la nuova struttura, che ospita la Facoltà di Lettere e Filosofia nell’ex stabilimento dell’Alfa Romeo (via Ostiense 234), le aule sono risultate a stento capienti per tutti gli studenti con prevedibili conseguenze di caos e disturbo delle lezioni. A soffrire maggiormente il passaggio dal “clima” del vecchio a quello del nuovo ordinamento sono stati gli studenti degli ultimi anni, abituati a fare lezione con al massimo 200 compagni nei corsi più affollati. Inoltre, com’era inevitabile, anche il rapporto con i professori è cambiato: se fino ad un paio d’anni fa era molto più stretto e molti dei ragazzi erano chiamati per nome e riconosciuti dai professori (cosa che costituiva anche motivo di vanto di quest’università rispetto ad altre) ora tutto ciò diventa più difficile, anche in conseguenza alle numerose prove scritte che in molti casi sostituiscono quelle orali.

Sicuramente però molte delle “vecchie guardie” invidiano ai nuovi colleghi di avere a disposizione stage e seminari che permettono di vivere l’Università in una prospettiva più vicina alle realtà lavorative post-laurea di quanto non permettesse di fare il vecchio ordinamento.
Caterina Pellitta

Ulteriori informazioni sul c.d.l. in DAMS si possono avere consultando l’ordine degli studi della Facoltà di Lettere e Filosofia, navigando sul sito www.dams-roma3.it , mandando una mail all’indirizzo cdl-dams@uniroma3.it


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Redazione Universinet Magazine
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