Svolta Storica a Dubai: Europa, Cina, USA e Paesi Arabi Guidano l’Accordo Climatico alla Cop28

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Di Renato Reggiani (inviato)

Dubai – L’accordo raggiunto alla Cop28 di Dubai ha segnato un momento storico nella lotta ai cambiamenti climatici, con l’approvazione del ‘Global Stocktake’, un bilancio degli impegni per ridurre le emissioni di gas serra. Questo evento rappresenta un punto di svolta significativo, soprattutto per il ruolo giocato dai paesi arabi nel processo decisionale.

Il presidente della Cop28, Sultan Al Jaber, ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto, sottolineando l’importanza dell’azione collettiva e della responsabilità condivisa. La sua affermazione, “Siamo ciò che facciamo non quello che diciamo”, rimarca l’urgenza di passare dalle parole ai fatti, evidenziando un cambio di rotta nella politica ambientale globale.

Il ‘Global Stocktake’ rappresenta una base concreta per la trasformazione ambientale, un passo in avanti che coinvolge tutti i paesi e che, per la prima volta nella storia delle Cop, include nel testo un riferimento esplicito ai combustibili fossili. Questo aspetto è particolarmente rilevante, considerando che i paesi arabi sono tra i maggiori produttori di petrolio e gas.

L’approvazione dell’accordo è avvenuta rapidamente e con entusiasmo, seguita da un applauso. Al Jaber ha poi ringraziato i delegati per il loro lavoro e collaborazione, sottolineando come le future generazioni saranno grate per questa decisione storica. Questo momento rappresenta non solo un successo diplomatico, ma anche un segno di speranza per il futuro del pianeta.

In chiusura della Cop28, Al Jaber ha annunciato l’obiettivo di una transizione dai combustibili fossili e di accelerare le azioni in questo decennio cruciale per raggiungere le emissioni zero entro il 2050. Questa dichiarazione, fatta con un tono deciso e senza spazio per discussioni pubbliche, ha evidenziato la determinazione dei paesi arabi nel guidare la lotta ai cambiamenti climatici.

L’accordo della Cop28 può essere quindi definito “storico” e segna un passo avanti significativo, con un impatto che va oltre i confini geografici e politici, e pone i paesi europei ed arabi in una posizione di leadership nella trasformazione ambientale globale.

Redazione Universinet Magazine
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