Vendono i test di ammissione a Medicina a Napoli: salta tutto o insabbieranno?

Tra i candidati al test di ammissione, è stato rinvenuto un algoritmo sul quale sono in corso accertamenti per verificare la compatibilità con la risoluzione del quiz.

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Universinet.it – In queste ore emergono continui aggiornamenti sul cosiddetto “Scandalo dei Test di Ammissione a Medicina” o “Entri se Paghi”, dove secondo le notizie riportate tra gli altri da “Il Mattino” di Napoli, una vera e propria associazione a delinquere avrebbe offerto dietro compenso “L’algoritmo d’oro”, ovvero una sequenza di numeri, seguendo la quale si sarebbe risposto correttamente a tutte le domande del test di ammissione e si sarebbe entrati senza sforzo a Medicina.
Per oltre 6.400 aspiranti medici in Campania, la pista è quella delle mazzette.
Corruzione il reato ipotizzato, in un fascicolo culminato in una serie di perquisizioni e sequestri messi a segno dalla polizia giudiziaria – riporta Il Mattino – Al momento risultano indagati un’impiegata della Federico II e il marito: la donna lavora come assistente ad una delle biblioteche cittadine e vanta riconoscimenti umani e professionali da parte di colleghi e superiori.
Nel giorno del test l’impiegata svolgeva il ruolo di sorvegliante alle prove, una sorta di controllore, assieme ad altri colleghi. Ad essere coinvolto anche il marito ex impiegato della Università Federico II. Entrambi sono stati perquisiti nel giorno della prova, a caccia di conferme decisive a far decollare l’inchiesta.
Sarebbe iniziato tutto da una intercettazione telefonica, da lì su disposizione del pm Ida Frongillo la mattina del 5, tra gli oltre 4mila studenti sarebbero scattate anche le perquisizioni. Quelle sugli indagati hanno dato esito negativo; saranno esaminate le memorie di computer e cellulari. In un solo caso, tra i candidati, è stato rinvenuto un algoritmo sul quale sono in corso accertamenti per verificare la compatibilità con la risoluzione del quiz.

Redazione Universinet Magazine
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