diritto amministrativo: testi e consigli

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La materia si occupa dei rapporti intercorrenti tra gli enti pubblici (Stato, Regioni, Comuni) e i singoli cittadini o collettività organizzate di cittadini.



Inoltre viene dedicato ampio spazio all'attività amministrativa e agli atti amministrativi, alla giustizia amministrativa e alla responsabilità civile delle Pubbliche amministrazioni.
Il diritto amministrativo è basato su un principio di supremazia del soggetto pubblico rispetto al privato: infatti, il diritto privato si ispira a un principio di uguaglianza tra i vari soggetti; al contrario nel diritto amministrativo i vari soggetti non sono collocati sullo stesso piano, in quanto l'interesse pubblico viene decisamente privilegiato rispetto a quello dei privati. L' esame della Prof. Trimarchi è biennale: prima di sostenerlo bisogna essere iscritti al quarto anno.

Libri di testo: V. Cerulli Irelli, Corso di diritto amministrativo, edizioni Giappichelli, Torino, ultima edizione disponibile. Lo studio del manuale deve essere accompagnato dalla consultazione dei testi normativi. Viene richiesta una precisa conoscenza delle norme costituzionali inerenti la materia, oltre alle leggi: 1.23 agosto 1988, n° 400 (artt. 12-17); 1.8 giugno 1990, n° 142; 1.7 agosto 1990, n° 241; D.L.vo 3 febbraio 1993, n° 29 (artt. 1-6); D.L.vo 13 febbraio 1993, n° 40; 1.14 gennaio 1994, n° 20. Ovviamente è richiesta la consultazione del testo di leggi vigente più aggiornato possibile.

Tempo: circa 3 mesi.

All'appello: per sostenere la prova orale, bisogna superare il test d'ammissione. Tale test ha il solo scopo di ridurre drasticamente il numero di iscritti all'orale; il test è composto da venti/trenta domande a risposta multipla Qualora riusciate a passare la prova scritta, non cantate vittoria, il bello deve ancora venire! La professoressa Trimarchi è, per usare un eufemismo, temuta da tutti, perché riuscire a passare con lei è un'impresa più o meno disperata. Se poi mirate a passare al primo tentativo, mettete pure il cuore in pace. Se per sbaglio avete un libretto con votazioni alte poi, non illudetevi di potervi accontentare, per questa materia, di un diciotto o di un venti: non ve lo concederà mai, altrimenti vi rovina la media! Che domande pone? Di tutto di più: si spazia dalla competenza territoriale dei Tar all'imperatività dell'atto amministrativo, dalla revoca alla legge 241/1990, dal ricorso straordinario al Consiglio di Stato al processo cautelare. Ma non vi demoralizzate: se siete tenaci, prima o poi riuscirete a superare anche questo scoglio.

Difficoltà: 10. Il voto così alto è giustificato dalla bassissima percentuale di promossi, anche se già di per se l'esame non è particolarmente semplice.

Gradimento: 8, inizialmente interessante, ma il gradimento diminuisce vertiginosamente in seguito alle grosse difficoltà che si incontrano prima di riuscire ad avere il voto sul libretto.

Suggerimenti: studiate, studiate, studiate finché non arrivate al punto in cui parlate solo di diritto amministrativo anche con la mamma e il fruttivendolo. Quando raggiungete questa soglia siete pronti per sostenere l'esame. Scherzi a parte, prestate particolare attenzione, anche, allo studio delle norme costituzionali e delle leggi elencate alla voce Libri.

Numero appelli in un anno: circa uno al mese, con salto d'appello in caso di bocciatura. Inoltre, qualora riusciste a superare la prova scritta e non quella orale, sarete costretti a ripetere anche quella scritta.

Numero iscritti per appello: circa 50.

Percentuale promossi: 15%.

Totale pagine: 1200.

Costo totale: lire 85.000

Reperibilità libri: in tutte le librerie universitarie, per chi intende acquistarlo, e, senza problemi, in prestito all'Isu in corso di Porta Romana 19.

Attenzione con la riforma universitaria il programma d'esame potrebbe essere cambiato, consultatelo in facoltà prima di sostenere l'esame








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Redazione Universinet Magazine
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