Evviva l’Asino dell’Amiata, ovvero chi scrive i testi alla Gelmini?

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UniversiNet.it – Venghino signori venghino, anche stasera grande show da Fabio il Fazio, ospiti tra nani e ballerine la superministra Gelmini, che non perde l’occasione per raccontare la balla del corso di laurea sull’Asino dellAmiata. Bene questo corso di laurea non è mai esistito

e se vogliamo dirla tutta l’ Asino dell’Amiata è stata dichiarata una razza a rischio d’estinzione dalla Commissione responsabile delle Biodiversità del Parlamento europeo (NL 215/90), dalla FAO (FAO, 2000) e dal Monitoring Institute for Rare Breed and Seed in Europe (2001).

Biodiversità? Chiedetelo al Trota,  che vuol dire, ma già vedo Brunetta alzare il ditino e accusare i burocrati Europei e della FAO sull’inutilità di una tale dichiarazione, bene sappiate dunque che l’amena ricerca alla base di questa leggenda metropolitana che tanto piace alla Ministra Gelmini è stata fatta dalla facoltà di Veterinaria dell’Università di Pisa. Responsabile della Ricerca : Prof. Camilli. Anno 2004. Finanziamento totale 55.000 euro per studiare la mappatura genetica dell’animale e certe sue particolarità, come il fatto che sia immune a certe malattie, alcune delle quali mortali per l’uomo.

E’ cosi scandaloso aver speso 55.000 euro, per fare una ricerca che potrebbe salvare vite umane? Forse la causa di questa passione aneddotica per l’Asino dell’Amiata è da ricercarsi in alcune letture giovanili, avete presente Pinocchio? Come finisce chi frequenta troppo certi paesi dei balocchi? Finisce trasformato in Asino.

Per approfondire ecco i risultati ed il progetto di ricerca completo:
Approccio multidisciplinare alla conservazione dell’Asino dell’Amiata: riproduzione, allevamento e genetica.

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