L’Orto non è una punizione: fermate il Preside manda gli studenti a zappare per punirli

Un Preside creativo inventa punizioni stravaganti con impronta ottocentesca. Usa la cura della natura come punizione. Pazzesco.

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Universinet.it – Purtroppo la Montessori, sembra non aver insegnato molto, almeno non a questo Preside.  Leggendo la notizia non mi capacitavo. Ancora esiste un Preside che “manda gli studenti a zappare come punizione”, un approccio decisamente arcaico e profondamente diseducativo all’educazione ambientale. Una visione ottocentesca che contrappone sapere e cultura alla terra e al giardino o orto, visti come simbolo di povertà e fatica.
E’ una  vergogna per tutta la scuola italiana che ancora esistano persone con una visione della natura e dell’ambiente cosi antiquate.
La valenza della punizione in quanto metodo educativo è stata oggetto di dispute assai accese in passato: Bruno Bettelheim, Donald Woods Winnicott e Alice Miller, nelle loro pubblicazioni hanno evidenziato  la assoluta non utilità e persino la nocività di un approccio educativo basato sulla punizione, in particolare se fisica e quindi non idonea a far capire gli errori commessi.
In Italia con problemi come i cambiamenti climatici, la desertificazione che avanza, con migrazioni bibliche indotte anche e sopratutto da problemi ambientali, ecco il “Preside Sceriffo” che si diverte ad impartire punizioni creative: fumi? Vai a zappare, non hai studiato? taglia l’erba e cosi via…

Che tristezza infinita, invece di educare all’amore per la natura e per l’ambiente l’unico risultato che otterrà sarà risentimento e odio verso l’ambiente e il giardino da parte di questi studenti schiavizzati.

Ma il ministero dove è? Gli ispettore ministeriali perché non si recano a scuola a verificare i fatti?

Redazione Universinet Magazine
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