Morto Silvio Berlusconi: protagonista della politica e del business italiano dell’ultimo mezzo secolo

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UniversiNet.it – Dopo una lunga malattia e diversi ricoveri in clinica, Silvio Berlusconi, figura iconica della politica e del business italiano, è morto. Berlusconi, nato il 29 settembre 1936 a Milano, ha lasciato un segno indelebile sulla storia italiana, indipendentemente da come si pensi a lui.

Berlusconi è entrato nel mondo degli affari nei primi anni ’60 con la costruzione di Milano Due, un intero quartiere residenziale ai bordi della metropoli lombarda. Negli anni successivi, attraverso la Fininvest, ha costruito un vero e proprio impero economico che comprende televisioni (Mediaset), case editrici (Mondadori), banche (Mediolanum), nonché il club di calcio AC Milan, guidandolo negli anni d’oro della fine degli anni ’80 e ’90.

Ma è nel 1994, con la fondazione di Forza Italia, che Berlusconi entra prepotentemente in scena politica. Diventa Presidente del Consiglio dei ministri per la prima volta in quello stesso anno, e poi di nuovo nel 2001 e nel 2008. Nonostante i numerosi scandali e processi legali, Berlusconi è sempre riuscito a mantenere un seguito politico fedele, diventando uno dei più longevi leader politici italiani nella storia del dopoguerra.

Berlusconi era noto per il suo carisma, l’energia e l’ottimismo inarrestabile, che ha utilizzato sia per attrarre elettori che per creare uno stile politico populista e personalizzato. Il suo stile, combinato con un’abilità formidabile nel comunicare con le masse, lo ha reso un personaggio amato da molti e criticato da altrettanti.

Silvio Berlusconi lascia un vuoto enorme, non solo nella politica italiana, ma nel panorama nazionale in generale. Nonostante le controversie, la sua influenza sulla storia italiana dell’ultimo mezzo secolo è indiscutibile. Berlusconi è stato un europeista fino alla fine, ha presidiato con il suo partito Forza Italia il centro dello schieramento politico, con tutte le luci e le ombre che questo comporta.

La sua morte segna la fine di un’era e il paese lo ricorda con cordoglio, in attesa di capire quale direzione prenderà l’Italia senza una delle sue figure più rappresentative.

Redazione Universinet Magazine
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