intervista a toscani: chi sono i creativi di domani

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Oliviero Toscani ci parla di Fabrica, la fucina di creativi pubblicitari creata dalla Benetton e investimento per la comunicazione.



An example of the industrial culture investing in creativity, it is emblematic of the biggest challenge facing the world of business: to invest money in an undertaking that probably won’t make any profit. Or at least not in the usual fashion. Fabrica’s profit is a product that is increasingly difficult to find o­n the marketplace: creativity and ideas. Fabrica also comprises the most peculiar characteristic of industry: risk. Without taking risks, there can be no creativity. So Fabrica’s culture – experimental, unprogrammable – is the true cultural identity of contemporary society. Fabrica speaks above all in a visual language, because it is through images that modern society leaves its legacy in the continuum of history.(Oliviero Toscani)



Così Oliviero Toscani parla della mission di Fabrica nelle prime pagine del catalogo che presenta la sua fabbrica di creativi e di creatività di Villorba, a due passi da Treviso. Lo abbiamo intervistato per saperne di più.



Qual è il rapporto tra l’azienda Benetton ed i giovani nel mondo della comunicazione?

Faccio comunicazione che piace a me. Non so fare nient’altro che ciò che piace a me, o­nestamente, se poi piace anche ai giovani tanto meglio. Io penso che questo è l’unico modo per piacere ai giovani. Il nonno pirla che prende posizioni ipocrite non piace al nipotino. Purtroppo esiste un conformismo che non piace ai giovani, ma che i giovani imparano velocemente.


Fabrica ha cambiato qualcosa nella comunicazione della azienda? Ci sono dei progetti per coinvolgere maggiormente i giovani o è destinata a diventare l’agenzia di pubblicità dell’azienda?

Fabrica non è un’agenzia perché non ha neanche la struttura. Fabrica è invece un investimento fatto per la comunicazione. Ci sono aziende che investono in tecnologia, altre in materiali, altre in organizzazione. Benetton sta investendo in ricerca sulla comunicazione. Non è che tutto questo lavoro viene fatto per riempire l’azienda di giovani che sono qui, assolutamente no.


Ci sarà almeno un ritorno d’immagine?

Se si fa una cosa che abbia un senso c’è un ritorno d’immagine. Penso sia molto importante investire in qualcosa che non sia subito mercantile o economicamente redditizio, ma che abbia a che fare con la ricerca. Aziende dirette da manager ricercano la mediocrità, fanno ricerche di mercato, hanno come risultato la sufficiente mediocrità e si accontentano di questo. Per fortuna in Benetton esiste un padrone all’antica. Fantastico!

Leggi anche l'intervista di Universinet a Oliviero Toscani su Media, concorrenza e…
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